Ha le virtù di un alimento nervoso. Una dipendenza speciale che emana l’aroma della felicità. Il ciel ci guardi dalla presunzione di insegnare a fare il caffè, tutti lo sanno fare, però non tutti lo sanno fare bene e il barone e professor Liebig avrebbe molto da dire a riguardo. La bevanda del caffè ben preparata non deve essere colorita di nero, ma bruna e un po’ torbida. È proprio in quel mini pozzo d’acqua scura che si nasconde tutto il suo dna energico. E se il caffè scolorisse? Se perdesse la sua fascinosa impurità e diventasse limpido come l’oligominerale? Una startup con sede a Londra sostiene di aver creato il primo caffè al mondo trasparente. Si chiama CLR CFF, che sta per Clear Coffee.

Ebbene sì, un espresso incolore. Malinconico? Forse un filo. Prodotto dalla classica miscela di chicchi di caffè di qualità arabica e acqua purissima, la bevanda mantiene «un sapore aromatico e fresco», assicurano da Londra. La differenza sta nella tecnica, un metodo di erogazione del caffè mai usato prima che trattiene il colore scuro del caffè.

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Il caffè senz’anima nera mantiene tutte le virtù dell’espresso classico, non contiene conservanti, aromi artificiali, stabilizzanti, zucchero o altri dolcificanti. Ma da quale esigenza nasce l’idea del caffè trasparente? Dalla volontà di dribblare uno dei contro più scomodi legati al consumo giornaliero di caffè: il sabotaggio dello smalto dei denti. I fondatori della startup, i fratelli David e Adam Nagy, sono partiti proprio da questo punto: creare un caffè identico all’espresso che però non macchiasse i denti. Bingo. Il caffè dei fratelli Nagy è attualmente acquistabile online sul sito di CLR CFF in formato acqua minerale, in bottigliette di vetro, ovviamente trasparente.