Donuts ripieni, donuts glassati, donuts ricetta originale, rosé donut: c’è un grazioso posticino a Los Angeles dove si trovano tutti quelli che vi vengono in mente. Ma non basta. Si trovano anche quelli placcati d’oro. Sul serio. Si chiama Birdie’s LA e la gente fa la fila per provare il brivido di assaggiare una ciambella scintillante come un bracciale a 24k. Un’esperienza davvero inusuale per gli americani, abituati ai donut come dolce economico e dal consumo rapido, che si porta in scatola ai colleghi nelle giornate in cui l’umore è particolarmente frizzantino, e che Homer Simpson manda giù a due a due. Ma che a volte associamo anche ai Dunkin’ Donuts aperti 24ore a New York dove c’è sempre qualcuno che pisola accasciato su un tavolo, ad aspettare l’alba. Niente di tutto questo: Birdie’s sta portando la ciambella ad un livello tutto nuovo, e altissimo.

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Il fondatore di Birdie’s si chiama Jason Harley, detto Chef J, e la sua idea iniziale è stata quella di aprire un posto a downtown Los Angeles dove far mangiare alla gente cibo non precotto, cucinato di fresco, servito appena sfornato o spadellato e divertente da vedere. Ha così messo in moto una produzione propria di donut e di pollo fritto di qualità preparati nei modi più libidinosamente golosi che gli (e vi) venivano in mente. In pratica: due grandi classici della cucina americana reinventati e con un pizzico di qualcosa in più. Poi ha aggiunto anche panini al pollo con i condimenti più buoni (e più a rischio di patacca sui pantaloni) che potete immaginare. Tutto però di origine controllata, con carne e ingredienti praticamente biologici. Risultato: lista d'attesa per un tavolo.

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Poi ha trovato il filone delle ciambelle stravaganti. Ne ha combinate di tutti i colori (no, non è un modo di dire, le ha fatte davvero) le ha farcite con le creme più golose possibili (compreso il dulche de leche) finché non gli è venuto in mente di far parlare del suo locale placcando di lamina oro a 24k qualche esemplare che esce dal suo forno. Ovviamente, perfettamente commestibili, dato che l'oro è un metallo che in piccole dosi fa parte del nostro fabbisogno nutrizionale. Prezzo della prelibatezza: 100 dollari, al cambio attuale 86 euro. Un successone, anche se di nicchia. Tanto che per chi non se lo può permettere, è stata emessa una “edizione limitata” più piccina, a 25 dollari. Perché tutti abbiamo diritto a un bel donut d'oro.

(in apertura Foto di Carlo Verso su Unsplash ) photo courtesy Birdie's LA