Ci sono fenomeni che nella vita degli esseri umani non si verificheranno mai in contemporanea. Due di questi sono Dieta vs Natale. Dopo aver accettato questo dato di fatto e stabilito che no, non si può fingere, durante gli innumerevoli cenoni e pranzi e assaggini di dolcetti, che una piccola porzione ci basti (per poi spiluccare nei piatti degli altri quando la nostra è già finita: è irritante) l’unica strategia slim fit che possiamo seguire è quella di limitare i danni (nota bene: dopo Natale ci sono i saldi). Ma da quello che una nutrizionista americana molto famosa, Karen Ansel, svela sul thisisinsider.com pare che la birra possa giungere in aiuto inaspettatamente in questi frangenti. E il motivo non è poi così scontato.

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La birra olandese Urthel Samaranth bouquet dolce e speziato + cioccolato amaro ideale per selvaggina da cenone…

Intanto, uno dei fattori di cui non siamo del tutto coscienti durante i pasti festivi è l’apporto sostanzioso di calorie che arriva dalle bevande. L’unica a zero calorie è l’acqua, non c’è scampo. E neanche andiamo tranquillissime con quella gassate che spilleremo a go-go durante queste vacanze (pare che gli apparecchi per ottenere acqua frizzante in casa saranno uno dei regali più diffusi). Perché se ci sono addizionati aromi e acidi e anche zuccheri, ciao linea. Se abbiamo o siamo degli invitati, sicuramente poi ci scappa anche un drink-aperitivo domestico prima del cenone/pranzo. E pensiamo: “che danno potrà mai fare una flûte di mimosa che pare tanto innocente?” Sono 87 calorie in un sorso solo. Non male, eh? Qualcosa di più secco? Proviamo con un Old Fashioned, che è tornato tanto di moda ed è pieno pieno di ghiaccio. Niente da fare, 135 calorie (idem il Mojito). Una Cola classica con rum? Peggio: 143.

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La birra olandese Urthel Saissonière ovvero una Saison e una bianca iper dissetante, must da tartine al salmone…

Insomma, se non c’è nulla di mixato con una bevanda sugar free, sarebbe meglio lasciar perdere o ci si gioca una buona parte dell’apporto calorico della cena intera in pochi sorsi. Durante il pasto arriva il vino. Buttarsi sul rosso? Ottima scelta nei giorni normali, anche perché è pieno di polifenoli antiossidanti. Ma in queste occasioni è meglio evitare perché (non si scappa) un bicchiere può arrivare a 130 kcal, poco meno la media del bianco, 125 kcal, e del prosecco. Insomma, cosa dobbiamo bere durante le feste natalizie per non ammazzare l’atmosfera festiva e allo stesso tempo non sentirci in colpa? La risposta della dottoressa Ansel è lapidaria: la birra. Fra tutte le bevande alcoliche citate, la birra ha un apporto calorico più basso, un centinaio per lattina, persino i cocktail di cui la birra è un ingrediente sono più leggeri. Ma non è solo questo il motivo. La birra, al contrario di un cocktail o un bicchiere di vino, ha anche il potere di saziare, grazie ai suoi nutrienti e al sapore più pieno. Un paio di bicchieri di birra chiara sono quindi la soluzione migliore per affrontare un evento gastronomico di Natale senza che gli altri ci guardino con compassione mentre diciamo “no grazie” a tutto. Recap: non solo la birra è buona, è piena di fitoestrogeni, riduce gli effetti dello stress, è antirumorale, fa bene alla circolazione del sangue. Ora scopriamo che aiuta anche a non ingrassare, e induce a mangiare di meno senza rendercene conto. Cosa volere di più?

foto apertura Kawin Harasai da Unsplash