Parte tutto da qui. Dalla nostalgia infantile, che ha un nome: il puntiglioso Marrabbio, papà di Licia nel cartone animato Kiss Me Licia, era proprietario di un piccolo ristorante di ramen che facevano gola a tutti i bimbi degli anni 80 e 90. Paradossale, visto che gli stessi bambini erano costretti spesso a ingollare ramaioli di stelline in brodo che curavano (pure) l’influenza. Eppure oggi si fa a gara per assaggiare le novità delle ramen soup, aprono ramen bar alla velocità della luce e diventano subito di culto per tanti motivi. Non c’entra solo il fascino esotico, no: è la combo praticità + nostalgia. I ramen sono la versione esotica, orientale e instagrammabile dei confortevoli tagliolini in brodo, con considerevoli mutazioni alla base. Perché siamo fissati con i ramen, la nuova ossessione culinaria? Arrivano dal Giappone, quindi già cominciano benissimo (amico sushi, qualcuno riesce a batterti ed era ora!). In realtà l’idea della zuppetta di ramen è mutuata dalla Cina, che l’ha sempre preparata in brodo di pollo, mentre i giapponesi hanno dato il via a ricette variegate, dedicate anche a chi non mangia la carne. Non solo,si possono mangiare anche i ramen a colazione. Siamo giustificati nella nostra fissazione per i ramen, dai. Perché sono buonissssssimi, semplici da preparare (ramen ricetta facile, anzi, facilissima) e risolvono anche il pasto più veloce con un mix di ingredienti che fanno bene, bilanciatissimi e gustosi. Insomma, si potrebbe anche stare a dieta di ramen (che prospettiva M-A-G-N-I-F-I-C-A).

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Foto di Artur Rutkowski - Unsplash

Magnificare i ramen = scoprire un nuovo modo di mangiare il brodo, sempre rispettando le caratteristiche che lo hanno reso insuperabile: assemblaggio degli ingredienti al momento, calore garantito, profumo d’Oriente, e quel tocco di comfort food che col freddo ci sta benissimo. Top rapidità + sapore = ramen amore della vita. Si adattano ad ogni gusto (ramen vegetariani, ramen di pesce, ramen vegani… ci sono per tutti), sono perfetti per riciclare verdure che avanzano in frigo dopo qualche spesa di troppo, e scaldano cuore, stomaco e anima. Da Wagamama, uno dei brand di cucina asiatica che in Italia sta raccogliendo sempre più consensi dopo aver conquistato Londra, consigliano una ricetta veloce ramen da consumare a Natale, come alternativa fusion al classico brodo di cappone coi cappelletti (et similia).

Chicken chili ramen

Ingredienti per due persone

1l di brodo di pollo

4 cucchiai da tavola di salsa sriracha (la salsa chili a base di peperoncini)

300 g di noodles all’uovo

2 petti di pollo marinati in zenzero fresco (2 cucchiai) e salsa di soia (4 cucchiai)

2 manciate di germogli di soia

1/2 cipolla rossa finemente tagliata

2 cipollotti a fette

2 peperoncini rossi freschi a fette

Procedimento

Marinare il pollo per circa un’ora. Fate bollire i noodles all’uovo in una padella ampia per il tempo necessario, ma senza stracuocerli, poi scolateli e poneteli in una ciotola capiente. Aggiungete la salsa sriracha e il brodo di pollo e mescolate per separare i noodles. È il momento di pensare al pollo: tagliatelo in diagonale a striscette di circa un centimetro di altezza, poi poggiatele sui noodles a formare un ventaglio. Finite la ricetta con cipollotti, peperoncini e germogli di soia, poco coriandolo fresco e una spruzzata di lime. Servite le ciotole ancora fumanti.