"Ho letto solamente olio di cotone vegetale, e non voglio più sapere altro". Mentre aspettiamo il nostro turno alla cassa, il mio compagno mi lancia addosso una (metaforica) secchiata d'acqua gelata. La fila procede a rilento e il suo sguardo si è soffermato (troppo a lungo) sulla spesa che abbiamo appena fatto. Sezione "guilty pleasure della sottoscritta" compresa. Ci sono i preparati per mug cake, macaron mignon dal banco pasticceria, tavolette di cioccolato ripiene di qualsiasi ben di dio (del cibo). E poi loro, la carrellata - letteralmente - di cianfrusaglie commestibili per iniziare la mia alimentazione detox a base di frutta, da me soprannominata “dieta della primavera”. Niente di drastico, solo snack e merende spezzafame da tenere sulla scrivania, in borsa, nello zaino, dentro il cruscotto del motorino...

C’è lo smoothie di frutta à porter, la barretta di mele essiccate, le patatine di frutta disidratata, e ancora nuovi prodotti detox (negli intenti) come le merendine energetiche, il frullato proteico… Ammetto di esserne diventata piacevolmente dipendente, seppur sotto lo sguardo torvo di colleghi e vicini di treno. Risultato? I colleghi rubano dal mio cassetto-cornucopia delle merende sane, per i vicini di treno invece ci stiamo lavorando...

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# Barrette di frutta biologica essiccata. Ed è un po' come prendere una mela, ridurla in cubottini, essiccarla ma non troppo, darle la forma di una barretta e confezionarla. Le calorie sono le stesse di un frutto "vero", l'effetto crunch e conseguente masticazione prolungata (quella che ci fa sentire inconsciamente più sazi) non pervenuti. Ouch.

# Barrette di frutta secca senza zucchero. Stessa filosofia dello snack di cui sopra. Solo che a far compagnia a prugne, albicocche, ciliegie disidratate c’erano nocciole, mandorle, noci, frutta secca varia ed eventuale per aumentare l'apporto energetico (e le calorie, ça va sans dire). Alcune versioni, più goduriose sì ma meno healthy, contenevano miele, riso soffiato e il famoso olio di cotone vegetale. Buone, ma piccolo appunto sul nome “frutta fresca pronta essiccata”. Decidetevi: è fresca, pronta o essiccata?!

# Frullato di frutta e cioccolato... che si trasforma in un dessert al cucchiaio. Una porzione di preparato 100% naturale Vita Energy Chocolate di DiaVita + 150-200 ml di acqua + 1 banana congelata + un ciuffetto di panna montata non glielo vuoi mettere?

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# Frullato di frutta confezionato. Lui lo ha soprannominato "pappone", io la mia "madeleine proustiana". Queste buste iper colorate, dal packaging iper funzionale, dal contenuto iper ridotto, dal prezzo iper spropositato, mi fanno venire in mente le ciotoline di frutta fresca grattugiata dalla nonna, che completavano ogni pasto della mia infanzia. Si si si, non stiamo parlando della stessa cosa/gusto/emozione, ma è la merenda a base di sola frutta più confortante che ci sia (sulla scrivania).

# Chips di mela essiccata. C’è la versione slim (solo nelle forme dello spicchio, intendiamoci) e quella più spessa. L’effetto cartonato è dietro l’angolo, ma con un po’ di filosofia (prolungata) si riesce ad apprezzare questo snack healthy che non avremo mai voglia (e tempo) di rifare in casa. Ammettiamolo.

# Le barrette energetiche crudiste. A base di alga spirulina per i palati più green (e avvezzi ai gusti particolari), a base di fave di cacao per le golose fino-alla-fine. Spezzano la fame famelica di metà pomeriggio e ti fanno arrivare diretta a cena. Sì, senza pit-stop dal panificio sotto l'ufficio.

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