Ormai lo sanno tutti ma ripeterlo non guasta: il 99% della popolazione mondiale non ha bisogno di prodotti senza glutine. Anzi, chi non soffre di patologie legate al glutine farebbe meglio a non eliminarlo dalla propria dieta. Per cui questo articolo è dedicato a voi che invece subite una seria intolleranza al glutine, perché siete celiaci o soffrite di dermatite erpetiformi o altro. E guardate perplessi quelli che potrebbero permettersi di mangiare tutto ciò che vogliono, ma per una strana moda alimentare (per fortuna in via di estinzione) si sottopongono a sacrifici non necessari. Finita la premessa, vi piace la birra? Con l’arrivo del caldo cosa c’è di più buono di una birra fresca e schiumosa? Purtroppo per chi deve seguire una dieta gluten free questa bevanda alcolica spettacolare è stata a lungo off limits. Poi qualcuno ha ben pensato di inventare la birra senza glutine e i margini delle privazioni si sono ristretti sempre di più.

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Le birre senza glutine sono quelle realizzate senza orzo e frumento ma con ingredienti alternativi che non contengono glutine, come ad esempio il miglio, il riso, il sorgo, il grano saraceno o il mais. Quasi tutte la birre comuni contengono livelli di glutine sufficienti a dare problemi a chi non può tollerarlo, per questo sempre più birrifici hanno deciso di mettere in produzione alternative altrettanto buone e dissetanti, dove il glutine spesso non è completamente assente, ma in quantità così minime da non essere dannoso. Questa percentuale di tolleranza varia di nazione in nazione, ma non preoccupatevi: non c’è il rischio di trovarsi in vacanza in posti in cui troverete nella vostra birra più glutine di quanto siate abituati ad assumere, visto che nell’Unione Europea lo standard è fra i più alti (in Australia, ad esempio, la denominazione birra gluten free può essere assegnata solo a quelle con zero glutine).

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Le birre gluten free sono buone? Anche se qualche purista obietta che non ha senso parlare di birra quando non ci sono orzo e frumento fra gli ingredienti, le birre senza glutine sono invece decisamente buone. Fra quelle italiane ci sono ovviamente le Peroni e le San Gimignano (39 euro 6 bottiglie da 0,75 su Amazon.it). Nel resto del mondo, in molti si sono dilettati a stendere classifiche di qualità e sapore. Secondo The Independent una delle regine è la Altiplano Quinoa Beer Gluten Free, che viene prodotta in Francia con quinoa coltivata in Bolivia. Sapore: fruttato e speziato come una birra di frumento belga o tedesca, cosa che ne fa una birra super estiva (avete visualizzato le goccioline di condensa sulla bottiglia?). Sul fondo, avvisa la recensione, si può trovare un leggero sedimento ma è perfettamente normale. Chi ama la Scozia, invece amerà alla follia anche la Bellfield Brewery Lawless Village IPA (è una sigla che vuol dire India Pale Ale e indica le birre pale ale più comuni) prodotta a Edimburgo, dalle note floreali e fruttate. Secondo l’Huffington Post americano, una delle più raccomandate è invece la Redbridge Gluten-Free Sorghum Beer, che ricorda vagamente il succo di pompelmo, dolce e aspra “assomiglia a una birra classica, un po’ dolce sul finale”.

Se infine viene voglia di birre gluten free particolari, ne segnaliamo tre. Una è la Burrobirra Flying Cauldron Harry Potter (8,50 euro su Amazon.it). Sì, la birra di Harry Potter, in versione senza glutine. Da provare almeno per divertirsi fra gli amici, ma è anche ben recensita ovunque. Fra le birre gluten free viene poi a volte segnalata la Crow al mais Corvino (6,25 euro su Amazon.it). Ma in realtà questa birra artigianale buonissima, a bassa gradazione alcolica e alta fermentazione, contiene un po' di glutine, per cui va bene solo per chi ha lievi intolleranze ma non per i celiaci. Infine, fra le più vendute anche online c'è la birra artigianale LaVal, prodotta in Valsusa, biologica, vegan. E anche in versione gluten free (6 bottiglie da 0,75 l 48 euro su Amazon.it). Ha pure una bella capsula viola. Che vogliamo di più?