La grande bellezza, forza e condanna della città. Chiamiamolo col nuovo nome: il grande fermento. E non solo per le pizze. Roma è una palla di pasta in lievitazione di proposte gastronomiche: sorgono posticini cool e interessantissime idee ad ogni angolo della città. Ma non è saturazione: come l’universo, l’amore per il cibo si espande toccando anche punti che sulla cartina cannibale del centro città non troveresti mai. I ristoranti di pesce a Roma Sud, per esempio, dove di gente lontana dal Colosseo o dal Vaticano ne gira parecchia. È il caso di Vigna Murata, primo avamposto dell’ultima fermata metro B in direzione Laurentina, pienissima Roma Sud, quartiere di case, parchetti e aziende a ridosso dell’Eur. Dove a nessuno era mai venuto in mente di aprire un ristorante di pesce eccellente (spoiler) creativo (ri-spoiler) e rifugio design dove sentirsi al tempo stesso a casa e fuori dal mondo. Il ristorante è Livello 1 ma le papille e gli occhi lo definirebbero extralusso di coccole, di bellezza, di sapori. È un posto di livello (ops...) ed è perfetto per un’occasione speciale. Quale, la scegliete voi. Potete anche scegliere di chiamarla occasione speciale dopo averlo provato, e non vi pentirete di segnare quel giorno sul calendario. L’altissima qualità del cibo proposto e l’avanguardia degli arredi del locale saranno la vostra conchiglia, curati dall’attentissima interior designer e padrona di casa Emilia Branciani al cui occhio seminascosto dalla frangetta rossa non sfugge mai nulla.

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Courtesy Livello 1
La cucina a vista di Livello 1

Al timone della stupenda cucina completamente a vista, con i vetri ricamati di coralli, c’è chef Mirko Di Mattia. Capitano, mio capitano viene da sussurrargli quando lo vedi all’opera. È a lui che dovrete tutte le vostre emozioni nelle due ore (ma anche di più) che trascorrerete tra i piatti del ristorante Livello 1. Biondo scarruffato, occhi chiari e timidi, tatuaggi da lupo di mare, sorriso gentile. Ma sopratutto mano fermissima e più che felice nel trattare la strepitosa materia prima che arriva dai mari poco lontani dalla città. Non c’è giorno che il pescato fresco, che arriva direttamente dalla annessa pescatoria al dettaglio (dove trovate anche gli asporti veloci quando di cucinare non ne avete nemmeno l’ombra di voglia), non sia protagonista di qualche eccelso fuori menu. Ma dimenticate i classici stravisti da lungomare: lo spaghetto alle vongole e la fritturina sono un gioco col personale. Possono comparire in casi del tutto eccezionali e non saranno mai quello che vi aspetterete di provare, perché il team dello chef è imprevedibilmente allenato nello sviare le attese. Potete provare a chiederli indossando un sorriso ironico, mentre sorseggiate uno dei cocktail pre-pasto preparati dal barman, che ammorbidiscono la lingua e predispongono all'esperienza. Vi risponderanno con un sorriso divertito. Funziona così nel miglior ristorante di pesce di Roma (Sud) opsss da Livello 1: mentre contate tutti i dettagli dell’arredo che vi colpiscono, dai lampadari a ciottoli giganti in metallo alle comodissime poltroncine ai tavoli, l’illuminazione mirata e studiatissima, i sorrisi sinceri del personale, dalla cucina emergono sirene di sapore che vi faranno dimenticare tutto.

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Courtesy Livello 1
Gli spaghetti con alici

Non c’è spazio per qualcosa che avete già assaggiato, o meglio, c’è solo nell’evocazione del gusto antico, personale, che richiamano. Nulla è come sembra. Il menu di Livello 1 è ogni volta una sorpresa. Guardare la splendida seppia lavorata come se fosse appena uscita dalle acque, intrisa di mare e screziata del suo nero, è un’emozione da condividere. La prima forchettata dei fantastici spaghettoni in crema di alici con pinoli e uvetta, interpretazione della pasta con le sarde alla siciliana, fa sgranare gli occhi tanto è ripulita, ridefinita, rimodellata in qualcosa di inaspettato e al tempo stesso verace nella sua eleganza di sapori. Scenografica la Carborara di ricci, che solo per il rituale vale l’ordinazione (ma tranquilli, è comunque spettacolare anche nel gusto). La sensibilità di chef Di Mattia conduce in porti inesplorati sin dalla scelta di trattare le Capesante croccanti, piselli, misticanza e tartufo, capesante rinchiuse in un astuccio di farina, fritte leggerissime e accompagnate da scagliette di tartufo su una morbidissima crema di piselli. Capesante e tartufo? Signorsì tutta la vita.

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Courtesy Livello 1
Chef Mirko Di Mattia

Un plauso al battuto di gambero: trasformata da Mirko Di Mattia emerge tutta la potenza della materia prima, la dolcezza marina del gambero, la sapidità di fiocchi di stracciatella, le chips di riso nero soffiato. È una cucina millimetrica quella dello chef, calcolata e cristallina, rispettosa del cibo e delle sue consistenze più creative. Per concludere in eccellenza, i dolci meritano tutti un assaggio: il più celebre è Argentina, dedicato alla nonna dello chef che portava questo splendido nome, ed è un omaggio alla vera cucina solida di una volta. La riproduzione della spianatoia (succo d’arancia e yuzu), mattarello (frolla ripiena di crema pasticcera da lacrime), panetto di burro (gelato di vaniglia), uova (succo di mango sferificato) e farina (meringa italiana a briciole finissime) è un capolavoro per occhi e bocca. La conclusione è affidata all’ultimo guizzo dello chef che lascia al fidato mixologist il compito finale, offrire due deliziosi shot aromatici prima del caffè.

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Livello 1 è un posto da innamoramento immediato e duraturo. Come le migliori storie d’amore. Al primo boccone vorresti portarci il fidanzato, al secondo allarghi alla famiglia intera, al terzo pensi di festeggiare ogni momento speciale della tua vita proprio lì. E capisci che già solo esserti concessa un regalo così è un momento speciale. Per questo, nell’atto di riconoscimento supremo, è un posto dove suggellare il primo amore della vita: la mamma. È qui che dovremmo tutti portare la madre che ci ha fatti crescere, e quella che ci ha portati nel mondo. Perché come una madre ti conquista subito, rimescola le sicurezze, ti avvolge in un’esperienza unica, ti fa sognare. Sei una bambina di fronte al più grande spettacolo. E come dalla mamma vorresti tornarci quasi tutti i giorni, giusto il tempo di sentirne la mancanza. Da Livello 1 il palato riacquista il senso dei veri sapori del mare, troppo spesso maltrattati da industrie e cotture sbagliate. E allora pranzo a Livello 1, ci sono i tavolini fuori ombreggiati dal dehor tutto bianco, sotto le foglie di secolari platani svettanti. E ti dimentichi di essere all’Eur, a Roma, già lo vedi il mare attraverso i palazzi, lo senti nel cocktail che ti avvolge la lingua. “Ma’, che ci mangiamo oggi?”. Ingannevole è lo sguardo più di ogni cosa. Ma il palato, no.

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Courtesy Livello 1