Prendete alcuni dei vostri amici e chiedete loro 3 cose che si ricordano dei matrimoni ai quali hanno partecipato. Sentirete senz’altro tante versioni diverse: ci sarà chi è stato colpito dall’intrattenimento musicale, chi dalla location matrimonio, ci saranno apprezzamenti positivi e negativi riguardo ai più disparati aspetti che hanno contraddistinto la festa; ma a una cosa faranno tutti, sicuramente, accenno: al menù, all’atmosfera e all’efficienza del servizio; in altre parole: catering o banqueting matrimoniale.

Sebbene, sovente, il termine catering venga usato impropriamente (e per metonimia), per indicare entrambe le soluzioni, catering e banqueting sono due volti diversi dello stesso servizio. Cominciamo, quindi, con una breve ma importante distinzione e scopriamo quando si parla di catering e quando, invece, parliamo di banqueting.

Il Catering è il servizio che si occupa, riducendo all’osso la questione, del food & beverage “nudo e crudo” corredato dal minimo dovuto collaterale (inteso come tovagliato, posate, piatti e bicchieri standard e niente più): il catering sarà, quindi, munito di una base di stoviglie e tovagliati basici e si occuperà, prevalentemente, del cibo e del servizio. Il banqueting, invece, a differenza del catering, è un servizio più completo, che si opziona per banchetti più importanti: esso, infatti, oltre a premurarsi di effettuare un servizio impeccabile e di studiare un ineccepibile menù, offrirà la possibilità ai suoi clienti di scegliere tra molteplici allestimenti a seconda dei gusti e a seconda del tema scelto per l’evento: questo significa che il cliente, che sceglie di rivolgersi ad un banqueting per il proprio evento, potrà scegliere, tra una serie di tovagliati, quello che ritrite più idoneo per il proprio matrimonio e, stesso discorso, vale per posate, piatti, sottopiatti, bicchieri e così via dicendo. Inoltre, il banqueting potrà offrire tutto un range di allestimenti superiori, che andranno ben oltre alla semplice decorazione della tavola:candelabri, chandelier, specchi e centro tavola ma, soprattutto, sedie di diverso genere, tavoli,coperture e tensostrutture e chi più ne ha più ne metta.

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Questa ricercatezza nella forma che contraddistingue il banqueting dal più semplice e “frugale”catering influenza, spesso (anche se non necessariamente), anche il menù, il quale si presenterà più ricercato nel primo caso e, generalizzando, più semplice e “trasportabile” nel secondo.

Ma come si individua un buon banqueting? Questa è, certamente, una delle domande che gli sposi mi pongono più spesso. Innanzitutto, il primo segnale che contraddistingue un buon catering / banqueting è la sua flessibilità in cucina. In altre parole, un buon catering / banqueting varia il proprio menù in base alla stagionalità dei prodotti, in base al tipo di evento, in base alle richieste specifiche del cliente (e, quindi, in base ai diversi regimi alimentari), si rinnova seguendo le ultime tendenze proposte dal settore alimentare e dal settore wedding, per essere sempre al passo con mode e richieste e non utilizza prodotti congelati, bensì freschi e di stagione.Fate sempre occhio a questo punto che, ad utente poco attento, potrebbe sembrare poco degno di nota: questo, infatti è il primo segnale che contraddistingue un vero professionista da chi vi propone una soluzione fissa di menù, già pre-stampata, identica in ogni periodo dell’anno e uguale per tutti i matrimoni che organizza. Un punto collegato alla ricercatezza del menù si traduce, poi, nella cucina: un catering / banqueting eccellente è in grado, con la propria attrezzatura, di preparare le vivande direttamente in loco, il giorno stesso dell’evento. I catering che prevedono la modalità di cottura “del giorno prima”, rigenerando i piatti al momento del servizio con una breve passata in forno, sono da evitare accuratamente: questo metodo, infatti,riduce la resa finale dell’offerta, facendola calare del 90% ed è propria dei catering meno attrezzati, specializzati, piuttosto, su portate fredde, panini, salatini e apetizer.

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Sposandoci dal cibo al servizio, un’altra preoccupazione tipica degli sposi nell’affrontare la scelta di un catering / banqueting consiste nel timore di non disporre del sufficiente personale di servizio per la buona riuscita di un ricevimento in piena regola. In effetti, si tratta di una questione piuttosto spinosa in quanto il cruccio di molte realtà esistenti sul mercato, tuttora, è quello di non disporre del personale sufficiente, necessario a far fronte alle diverse richieste di eventi, ricevute giorno per giorno. In questi casi, dinnanzi a commesse piuttosto importanti, queste realtà, con un organico limitato, finiscono con l’assumere, alla bisogna, figure professionali esterne, senza il giusto periodo di training all’interno della realtà per acquisirne le principali dinamiche e le modalità di servizio, e senza il giusto engagement con la realtà in questione. Per tutelarsi in questi casi,sarà sufficiente informarsi se il catering / banqueting dispone già, internamente, del personale necessario e delle adeguate attrezzature per far fronte ad eventi con un elevato numero di invitati e chiedere quanti camerieri prevederebbero per il vostro specifico matrimonio.

Tanto per fare due stime, un ricevimento placeé, per un matrimonio impeccabile, richiede,indicativamente, la presenza di 2 camerieri ogni 10 persone, per eventi con un numero di invitati uguale o inferiore alle 100 persone; in caso di eventi con un numero di invitati superiore alle 100persone, la buona norma prevede anche 3 camerieri ogni 10 invitati. (Beninteso, un catering che,per esempio, prevede 2 camerieri ogni 12 persone - o, 1 cameriere ogni 15, per un servizio almeno parzialmente buffet - sarà comunque idoneo a far fronte alle nostre richieste). Queste indicazioni hanno il ruolo di assicurarsi un servizio veloce, snello ed efficiente, aiutano a non far giacere antiestetiche stoviglie sporche sui punti d’appoggio per lungo tempo e, senz’altro,contribuiscono a far sentire l’ospite a proprio agio, seguito e coccolato! Inoltre, vedere un cameriere ad ogni tavolo è uno strumento molto coreografico per ricreare una una bellissima scenografia e colpire, in maniera positiva, l’occhio dei commensali.

Altra questione degna di nota, sempre per ciò che concerne il servizio, riguarda le divise dei camerieri ed il modo di muoversi del personale nella sala. Se si tratta di un servizio ampiamente offerto dai banqueting di lusso, resta, ahimè, un punto critico per quanto concerne le abitudini dei catering più semplici, che pongono una minor attenzione a questo tipo di cure. Di conseguenza, se non vogliamo ritrovarci, il giorno del matrimonio, con camerieri tutti disparati (chi con il grembiule più lungo, chi con il grembiule più corto, chi col pantalone scolorito etc...), dobbiamo assicurarci che il catering / banqueting provveda a fornire delle divise ai propri dipendenti, in modo tale da assicurarsi di avere tutti i camerieri vestiti identici. Questo sembra una considerazione da poco ma, al momento del servizio, diventa un punto molto importante nella percezione di armonia, di ordine e di qualità dell’offerta.

Last but not least riguarda una considerazione tecnica “da addetta ai lavori”. L’esperienza e la“deformazione professionale” spesso ti portano a figurarti mentalmente tutte le situazioni più assurde che potrebbero accadere il giorno dell’evento! Insieme ai dovuti scongiuri (che non guastano mai!), un’idea sempre ottimale sarà quella di richiedere al catering / banqueting, che seguirà l’evento, il nominativo del responsabile di sala e del direttore di ricevimento presente il giorno del matrimonio: questa figura non sarà operativa a lato pratico ma ricoprirà un ruolo cruciale per l’organizzazione del matrimonio e nei rapporti tra fornitore e wedding planner durante tutto il planning delle nozze nonché il giorno stesso dell’evento.