Prese la pasta, la spezzò e rese grazie. Dall’alimento più amato e italiano del mondo nasce la risposta ecologica all'impero della plastica: cannucce di pasta. E con uno dei formati di pasta made in Sud rigorosamente più antichi, speciali, difficili da mangiare e funzionali. La necessità aguzza l’ingegno (dei bartender) dopo gli annunci dei governi per limitare e poi bandire definitivamente l’uso delle cannucce di plastica nei loro locali. Cannucce di plastica inquinamento sicuro, e l’Unione Europea sta prendendo provvedimenti seri. Ma anche negli States e nel resto del mondo cresce il virtuosismo che sta coinvolgendo anche le grandi multinazionali (tra le quali Starbucks e McDonald’s, che ha promesso di passare alle cannucce di carta entro il 2020).
Così il mondo della mixology si organizza per sostituire le cannucce di plastica con creatività garantita: le cannucce di metallo riutilizzabili sono molto apprezzate, anche se vanno acquistate in grandi quantità e poi lavate, e non sempre la spesa è sostenibile. Quelle di carta, reperibili facilmente, sono pure molto amate e la fanno da padrone in tasti localini bio e green sparsi in tutta Europa (ce ne sono molti anche in Italia), così come le cannucce di bambù. Ma la soluzione più creativa e più cool del momento è tutta made in Italy, orgoglio di esportazione con le cannucce di pasta. Il cibo più facile da incrociare nelle dispense italiane, e persino all'estero. Nello specifico la scelta per le migliori cannucce di pasta è ricaduta sugli ziti o candele, formato ancestrale ed essenza dei timballi profumati da Napoli in giù. Che in effetti, a guardarli bene, gli i lo sembrano in tutto e per tutto, garantendo un impatto quasi zero e un riciclo totale nell’organico.
Alcuni locali molto attenti all’ambiente hanno iniziato ad utilizzare le cannucce di pasta conquistando persino la BBC inglese, che ha dedicato un servizio ai due ristoranti, uno a Bristol e uno a Londra, tra i primi a sposare l’iniziativa. Negli Stati Uniti è stato aperto persino un sito, Pasta Straw, dedicato alle informazioni sul nuovo metodo per sorseggiare tranquillamente cocktail o Coca Cola, e come riciclare le cannucce di pasta correttamente. Gli australiani, sempre attentissimi al rispetto dell'ambiente, sono stati tra i primi ad utilizzarle (merito delle comunità emigrate down under sin dal secolo scorso?). Il risparmio è pure garantito: con un pacco da mezzo chilo di ziti artigianali spaccati a metà (o in 3 per i formati ancora più lunghi) si ricava un numero notevole di cannucce di pasta, sufficienti a coprire almeno due serate di gin tonic a nastro. E con l'inquinamento da plastica eliminato alla base.
Unica accortezza, osservano mixologist e ristoratori, è segnalare se si è celiaci o si hanno allergie gravi al glutine o al grano: in questo caso serve un sostituto alle cannucce di pasta per cocktail per non avere reazioni spiacevoli. Che sia da avvolgere sulla forchetta schizzando sugo in giro o per sorseggiare il cocktail più amato, ancora una volta la pasta dimostra di essere la migliore soluzione per molti mali. Dell’anima o dell’ambiente.