Un legume così piccolo e modesto dal contenuto proteico così alto. Sin dai tempi più antichi le fave hanno rappresentato un cibo prezioso per ricchi e poveri, un legume dal prezzo accessibile a tutti, facile da coltivare in ogni angolo del pianeta, e soprattutto dotato di incredibili proprietà salutari e nutrizionali tanto da essere consigliate nelle diete più avveniristiche. Le fave fresche e secche, infatti, riescono a soddisfare il fabbisogno di ferro e di tanti altri minerali importantissimi per il nostro organismo, oltre ad apportare un buon apporto di vitamine. Secondo la tradizione culinaria italiana la fava si accompagna al pecorino. E infatti, seppur le fave ormai vengano coltivate in ogni fazzoletto di terra del mondo, le due regioni italiane che producono (e consumano) più fave sono proprio Lazio e Sardegna, che vantano le migliori produzioni del formaggio stagionato che potrebbe diventare, visti i fatti di attualità, qualcosa di rarissimo.

Di fave ne esistono molte varietà, alcune destinate sia al foraggio animale sia all'alimentazione degli esseri umani. Ma ciò che le distingue principalmente dagli altri legumi, è che le fave possono essere consumate sia crude che cotte. Ovviamente le fave crude riescono a mantenere molte più proprietà, oltre ad essere considerate da una corrente di sinceri estimatori, più buone di sapore. Le fave nel Lazio rappresentano l’esplosione della primavera, quando si comincia a fare le scampagnate fuori porta con le borse del pic nic dove non mancano mai. Si assaporano una alla volta, dopo averle sgusciate dal baccello, sia da sole, sia accompagnate a bocconcini di formaggi o di salumi. Ma le fave sono ottime anche nelle insalate. Cotte, abbiamo detto, perdono una buona parte delle loro proprietà ma sono ottime nelle zuppe, nei minestroni, cotte con la menta e in deliziosi puré che si sciolgono in bocca.

Ma quali sono le tante decantate proprietà delle fave? Contengono tanta acqua, fibre, proteine, e una quantità praticamente irrilevante di grassi. Le fave infatti possono essere tranquillamente considerate un cibo ipocalorico: cento grammi di fave fresche corrispondono a circa 70 calorie. Le fave essiccate, invece hanno valori nutrizionali diversi e soprattutto sono molto più caloriche, ma i suoi minerali e le sue proteine sono più concentrate. Le fave sono un diuretico naturale e un ottimo aiuto per la motilità intestinale. Ma non finisce qui: le fave sono perfette per chi soffre di carenza di ferro, inoltre spiccano le numerose vitamine fra cui la C, B, A, E. Contengono inoltre al ferro, potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, rame, selenio. Fantastiche.

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Le fave controindicazioni ne hanno? Andando nello specifico, un etto di fave è composto da circa l'80 percento di acqua, 5 percento di proteine più un altro 10 percento di fibre e carboidrati. Sembra tutto innocuo. Ma attenzione: anche se le fave sono un autentico toccasana per molti, non lo sono per tutti. Esiste infatti una malattia chiamata favismo ed è una patologia legata al deficit di un enzima chiamato G6PD. Chi è affetto da questa malattia mangiando fave, potrebbe andare incontro a problemi anche gravi, come ad esempio l'anemia emolitica, tanto da evitarne anche solo il contatto. Per questo nei supermercati, quando è stagione di fave, ne viene segnalata la presenza nel reparto ortofrutticolo, per precauzione. Per tutti gli altri, via libera. La stagione delle fave fresche dura poco: godiamocele.