Il denaro contante è un concetto obsoleto, troppo analogico e in via di sparizione? La risposta ce la possiamo dare da subito, ed è sì. Presto il rifiuto di pagamento in contanti potrebbe essere una prassi sempre più diffusa, in molte aree del mondo sta già diventando realtà. Chi ha vissuto la prima metà della sua vita nell’epoca pre-digitale lo percepisce meglio, soprattutto dalla ritrosia che mantiene di fronte alle app sempre che fanno da portafogli virtuale e con le quali ci si scambia denaro in modo istantaneo. Ma nel frattempo in città come New York, San Francisco e Washington aumentano sempre di più i ristoranti che accettano solo carte di credito. Un po’ fa sorridere pensare che in Italia ci siano ancora molti cartelli in cui invece si specifica che bancomat e carte vengo accettate solo superando una certa spesa, mentre in altri il proprietario storce il naso quando gli presenti una famosa carta con commissione molto alta. E sono fin troppi gli esercizi che accettano solo pagamento in contanti. Negli Stati Uniti è in corso invece una vera e propria guerra contro il denaro tangibile e fa molto più notizia dell’abolizione ormai quasi totale delle banconote in Svezia, dove anche le questue in chiesa ormai si pagano con il clic sullo smartphone.

Negli Usa, dove è comunque impossibile trovare ristoranti che non accettano carte di credito, pioniera dura e pura del pagamento digitale è la catena Smartgreen che serve solo insalate di ogni tipo e che da qualche tempo sta rifiutando in modo sempre più deciso il contante, spiegando che le carte rendono le transazioni più semplici per tutti. A occhio, potrebbe sembrare tutto molto smart. Il pagamento digitale riduce l’evasione fiscale: si sa che uno dei pochi settori dell'evasione fiscale persino in Germania, ad esempio, è la prostituzione proprio perché è quello in cui il contante è preferito dal cliente, che non vuole tracce sull'estratto conto. Il pagamento digitale spedisce il denaro direttamente nel conto senza troppe scartoffie, e con l’assenza di contante si riducono le rapine sia per i gestori dei locali, sia per gli avventori. A meno che non si passeggi con un Rolex al polso, sapere che aggredire un passante per non trovargli nulla in tasca, rischiando un arresto per nulla, è un bel deterrente per i ladri. L’abolizione del contante renderebbe anche difficoltose le compravendite di stupefacenti, almeno fino al momento per i drug dealers, di organizzarsi. Ma se l’amministrazione comunale di Philadelphia ha deciso di varare un’ordinanza per imporre agli esercenti di accettare anche il cash, un motivo c’è. Anzi, più di uno.

Innanzitutto, accettare solo carte di credito è discriminatorio per tutta la fascia di consumatori che non possono premettersene una, o che sono in gravi difficoltà e se hanno rimediato qualche soldo con un lavoretto estemporaneo, versandolo sul conto potrebbero vederseli risucchiare prima di poter comprare anche solo un sandwich. Secondo fattore (fra quelli elencati anche da Fast Company di recente): la fine assoluta della privacy. Ogni acquisto verrebbe tracciato ottenendo l’effetto di scoraggiare l’acquisto di articoli che potrebbero risultare imbarazzanti, così come di targhettizzare sempre di più le offerte per un determinato consumatore, cosa che sta già accadendo con le pubblicità online che pescano dai nostri gusti tramite i cookie impedendoci di scoprire cose nuove. Il secondo motivo importante è che nessun paese al mondo è esente da disastri ambientali. Se un uragano, un’alluvione, qualsiasi disagio dovesse abbattersi su una zona del mondo – e gli americani ne sanno qualcosa – come si svolgerebbero tra sopravvissuti le compravendite dei beni di prima necessità mentre i ripetitori della telefonia sono fuori uso? C’è il rischio di tornare al baratto primordiale. Al momento, fra coloro che attendono di sapere se la città di Philadelphia varerà o no il provvedimento di obbligo di accettare anche i contanti c’è Amazon, che sta per aprire proprio lì un negozio no-cash, e sarebbe un bel problema. Ma gli occhi sono puntati anche sulla Svezia, la prima nazione al mondo ad avere adottato le banconote, la prima a volersene sbarazzare. Vediamo come va da loro, pare che già qualcuno comincia ad avere da ridire...