Tutto cominciò nel 2004, quando Simona Ventura dichiarò che per portare sulle spalle la conduzione del Festival di Sanremo aveva fatto ricorso alla papaya fermentata. La gente cominciò a cercarla su internet perché fino a quel momento della papaya sapevamo solo che è un frutto esotico anche buono - non per tutti - anche se non era chiaro in modo universale da dove venisse (no, non è una pianta africana ma centro e sudamericana e dell’Asia sul Pacifico). Ma non risultava nulla di miracoloso, né tantomeno che la papaya si potesse fermentare o che fosse il nuovo ginseng. Le domande più gettonate erano quelle relative alle proprietà della papaya, ovvio. Beviamoci un infuso alla papaya (17,80 euro su Amazon) e investighiamo su tutto ciò che c'è da sapere su questo frutto che diventa integratore.

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“La papaya fermentata viene proposta come antiaging e super stimolatore del sistema immunitario e antiossidante”, spiega la biologa nutrizionista Giulia Vincenzo. “Tutto abbastanza vero, ma vediamo intanto come si ottiene questa papaya fermentata. L’integratore in polvere non è altro che la papaya seccata dopo essere stata sottoposta a fermentazione microbica, un processo che ne esalta le proprietà antiossidanti. Ricordiamoci che le fermentazioni sono trattamenti che aggiungono sempre delle proprietà all’alimento”. Questo vale anche per la papaya, ma c’è un ma. “Non esistono studi che attestino queste proprietà miracolose della papaya fermentata”, svela la nutrizionista Vincenzo. “Non c’è prova che l’effetto antiaging sia più forte rispetto ad altro. La papaya fermentata benefici ne ha quanti la… papaya. Se nella nostra alimentazione ci fosse anche la papaya fresca arricchiremmo l’alimentazione di antiossidanti, sali minerali e vitamine che sono comunque una parte importante della nostra alimentazione, ma è una caratteristica di quasi tutta la frutta esotica”.

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Quindi la papaya fermentata fa bene, ma la sua reputazione è stata un filo esagerata. L’altra domanda che ci si pone spesso è se la papaya fermentata controindicazioni ne abbia oppure no. La risposta è: sì. Una di quelle più note, forse l'unica di cui tenere conto, riguarda gli uomini. Pare che l’assunzione continuata del frutto, e quindi anche degli integratori a base di papaya, possa ridurre la conta spermatica, causando quindi un’infertilità temporanea che rientra appena di sospende l'assunzione. In attesa di studi più dettagliati sulla questione, i consigli da seguire son due: non assumere papaya quando si sta cercando di avere figli, ma allo stesso tempo, non usare la papaya come contraccettivo perché non ha un’efficacia sicura. Nel frattempo ci si può anche documentare da soli con il libro Easy Papaya Cookbook (8,31 euro su Amazon).

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Confermato anche il contenuto nella papaya fermentata di magnesio e potassio, ma come detto sopra, questo perché si tratta di un frutto pieno di nutrienti, ma che non ha l’esclusiva di tutte queste proprietà. Sulla questione della papaya fermentata che fa dimagrire, o della papaya e cellulite come fenomeni che non si presentano in contemporanea, siamo nella sfera delle solite leggende metropolitane sui cibi che hanno poteri opposti a quelli normali: sottrarre invece che apportare nutrimento. Per cui, assumere papaya fermentata pura, o anche papaya disidratata, o persino il succo di papaya (19 euro su Amazon) perché le vie della semplificazione del cibo sono infinite, non fa sicuramente male. Ma la differenza fra quella, e mangiare il frutto fresco è veramente poca. L'unico vantaggio? Sicuramente buttare una bustina di polvere nel bicchiere è più pratico del portarsi in ufficio un grosso frutto esotico sugoso e affettarlo. P.S. Ci sono anche le affettatrici professionali (8,99 euro su Amazon), però.