Fab Food, la prima mostra digitale di Elle Decor Italia, è online. Nelle scorse settimane, sul web e sul magazine, l'abbiamo raccontata attraverso le interviste ai protagonisti. Su Instagram, con piccoli trailer, abbiamo presentato, quasi fossero attori di un film, gli arredi, le luci, i materiali, le finiture che caratterizzano l'allestimento virtuale ospitato dalle stanze dello storico Palazzo Bovara a Milano. Ora è navigabile collegandosi QUI.

Per il magazine, e per la sua piattaforma digitale, si tratta di un'importante passo in avanti. "Trasformare una difficoltà in un'opportunità è una sfida che non si vince solo con l'ottimismo" commenta Giacomo Moletto, Chief Operating Officer Hearst Europe e Country Manager Italia. "Se Hearst ha saputo reagire con efficienza e determinazione al periodo di lockdown e oggi guarda al futuro con progetti come Elle Decor Fab Food è grazie all'approccio innovativo che caratterizza il nostro gruppo. Un dinamismo ben incarnato dalla B.U. Hearst Global Design gestita da Roberta Battocchio, attenta ad intercettare le tendenze più all'avanguardia del mercato e ad interpretare i bisogni del settore, fornendo così a clienti e industry uno strumento importante per sostenere concretamente la ripartenza. Grazie a questo patrimonio di esperienza abbiamo potuto capitalizzare un'idea come quella di Fab Food per trasformarla in un originale progetto culturale multipiattaforma in grado di essere condiviso in tutto il mondo. Un'idea fedele allo spirito di brand globale Elle Decor capace di essere una community mondiale, ma anche al ruolo che all'interno di questo network gioca la creatività italiana. In ogni nostro progetto c'è innovazione e c'è un cuore che oggi si chiama 'vivere meglio' è il nostro claim, la nostra mission, nel quale si colloca anche Elle Decor Fab Food perché il cibo non è solo una delle componenti fondamentale del nostro benessere, ma è anche il tema di una profonda riflessione culturale sulle risorse e su come gestire il rapporto con il nostro pianeta".

"Iniziative come questa di Elle Decor FabFood. The news spaces and ritual, anche se attualmente vissute solo nella loro dimensione on line sono utili a far ritrovare a Milano il suo ruolo di riferimento nel mondo dell’arredo, in attesa che possa nuovamente tornare a scoprire live l’esperienza della cultura del progetto" dice Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design del Comune di Milano. "Ammirevole è la volontà di Elle Decor e di tutto il gruppo Hearst, in questo momento di emergenza Covid, di cimentarsi con i nuovi linguaggi espressivi della rete, capaci di rendere accessibili a tutti gli amanti del design i cambiamenti che stanno segnando le nostre nuove ritualità, ripensando e riprogettando gli spazi privati e pubblici dedicati al nostro vivere quotidiano così come le abitudini legate al mondo del food".

Il progetto, originariamente pensato per il Fuorisalone 2020, a causa della pandemia ha assunto la forma di un’esposizione online che si lega alla ricerca condotta dal magazine nelle precedenti installazioni. La digital exhibition è realizzata con il contributo di Vudafieri-Saverino Partners (concept e exhibition design), 150UP (digital design), Marco Bay (landscape design) e Sonia Massari (food advisor).

Il cibo, al centro dell'azione quotidiana del nutrirsi, fonte di piacere, socialità, e forma è il focus della mostra. Un tema dalle mille sfaccettature, che riguarda la sostenibilità ambientale e la salute, fino a coinvolgere i nuovi stili di vita dei luoghi del consumo sia privati che pubblici. Da queste premesse nasce la mostra 2020 di Elle Decor Italia, ancora una volta incentrata sulle relazioni tra analogico e digitale. Il risultato è un progetto ispirazionale intorno a una materia continuamente in progress. Un percorso che spazia dal senso di responsabilità nei confronti del pianeta all’evoluzione dell’interior design legato alla food experience. Al centro della digital exhibition c’è l'analisi degli spazi dedicati ai riti della tavola e ai nuovi scenari dell'alimentazione, con un concept sviluppato da Vudafieri-Saverino Partners, studio di architettura che in portfolio ha diversi ristoranti innovativi: “Il filo rosso”, dichiarano, “è il racconto del futuro del cibo e di come scegliamo di consumarlo. In un dialogo fra evoluzione culturale, etica e progetto”. Un’evoluzione che le misure di sicurezza imposte dalla pandemia hanno accelerato.

Fab Food si focalizza su questi argomenti, anticipando e suggerendo nuovi scenari. Cosa succede al mutare dei riti di socializzazione e di relazione? Quanto fenomeni diffusi come il food delivery stanno modificando i modi di preparazione e di consumo del cibo? In che modo stanno cambiando, ed è urgente che accada, le forme di produzione connesse al problema delle risorse? Le risposte si trovano nella mostra, strutturata lungo un percorso lineare scandito da stanze, ma visitabile liberamente anche con una navigazione su più livelli. I topics riguardano la natura, la nutrizione legata a sostenibilità e salute e, naturalmente, il design. Entrando, il primo luogo che si incontra è Labyrinth, spazio green con angoli dedicati a pause pranzo in relax, protetti da quinte di piante edibili ideate dall'architetto paesaggista Marco Bay. Segue Future Market, supermercato futuribile dove scoprire le nuove frontiere del cibo e del food design, delineate in collaborazione con Sonia Massari, esperta internazionale in materia. Tribes, la terza stanza, traccia con ironia la personalità di tre categorie di consumatori attraverso le loro scelte alimentari; mentre Home, il passo successivo, ci permette di entrare in un ambiente dagli spazi fluidi, non specializzati, che suggeriscono modalità di consumo del cibo libere e non convenzionali. Il racconto si chiude con uno sguardo sulla ristorazione: nello spazio che rappresenta la nuova socialità convivono Cook & Share, un’idea di tavola condivisa ma con la dovuta attenzione alle regole della prossimità, e Slow Good, un'inedita formula di ambiente conviviale, completata da una zona Eat Alone, arredata con librerie e piccoli tavoli per consumare un pasto in solitudine e in totale comfort. Infine, c'è il Ristorante Decor, con una spettacolare installazione in collaborazione con Richard Ginori.

Per completare la user experience, mescolando virtuale e reale, a ognuno dei due ristoranti è collegato un menu da ordinare e ricevere direttamente a domicilio, grazie alla partnership con Maio Cooking Box, azienda specializzata nella ristorazione che propone un food delivery gourmet a Milano e in alcune provincie piemontesi. Da settembre i menu cambieranno, diventando una scelta à la carte ispirata alla filosofia dei nostri ristoranti e alla stagionalità. Oltre ai contributi editoriali, protagonisti di Fab Food sono anche 250 pezzi di design, tutti visualizzabili in 3D, di cui molti sono anteprime delle novità 2020. Non solo, cliccando su ogni singolo oggetto si apre un approfondimento dedicato al prodotto: con video, schede tecniche, informazioni dettagliate e, in alcuni casi, lo zoom sui particolari, oltre al link al sito o all’e-commerce del brand.

ELLE DECOR FAB FOOD. The new spaces and rituals
Da un’idea di Elle Decor Italia

Progetto
Vudafieri-Saverino Partners

Digital Design
150UP

Landscape Design
Marco Bay

Food Advisor
Sonia Massari

Styling
Elisa Musso

Graphic Design
Designwork

Exhibition Design Coordination
Marina Cinciripini

Texts and Editing
Piera Belloni

Special Thanks
Tamara Bianchini
Murielle Bortolotto
Valentina Raggi
Filippo Romeo
Valeria Settembre
Alessandro Valenti

Partner
AGC Flat Glass Italia
Arclinea
Azucena
B&B Italia
Bora
CEDIT - Ceramiche d’Italia
Davide Groppi
Ethimo
FerreroLegno
Florim Spa - SB
FreezyBoy
Frigo2000|High Performance Kitchen
Itlas
laCividina
Meridiani
MGS
Pedrali
Poliform
Richard Ginori
Sub-Zero
V-ZUG
Wolf

Food Delivery Partner
MAIO Cooking Box

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