Con il nome di IperHotel inaugura giovedì 26 novembre 2020 la quinta attesissima edizione di Elle Decor Grand Hotel, visitabile QUI. Perché attesissima? Perché per la prima volta l'appuntamento autunnale del magazine è virtuale. L'abituale rendez-vous che dal 2016 porta tutti tra le stanze di Palazzo Morando a Milano, quest'anno supera infatti i confini spaziali per aprirsi alla fluidità del digitale. In un luogo che riprende il layout della storica sede del Museo di Milano e della collezione Costume Moda Immagine, il duo di architetti Ludovica + Roberto Palomba è stato chiamato a immaginare un hotel consacrato al benessere, alla sicurezza personale e alla condivisione, inseguendo, ma allo stesso tempo superando, con inventiva progettuale un momento delicato e difficile che, con molta probabilità, segnerà il futuro dell’intero settore dell’ospitalità. Il direttore di Elle Decor Italia, Livia Peraldo Matton, ci racconta il progetto, accompagnandoci nell’esplorazione di questa rinnovata edizione.

Livia Peraldo Matton, direttore di Elle Decor Italiapinterest
Valentina Sommariva
Livia Peraldo Matton, direttore di Elle Decor Italia

Elle Decor Grand Hotel, un appuntamento fisso che torna anche quest’anno in una veste completamente inedita: quali sono le principali novità?

La prima novità è che si tratta di un’edizione completamente virtuale. Per ricreare l’esperienza originale di Grand Hotel all’interno di uno spazio fisicamente percorribile, abbiamo comunque deciso di ambientare l’esplorazione a Palazzo Morando, mantenendo il riferimento percettibile e riconoscibile al luogo che dal 2016 ha sempre ospitato il progetto. Con una sola differenza: la navigazione, e quindi la fruizione, sono totalmente virtuali. Se da un lato sono diversi i contenuti e gli approfondimenti di carattere editoriale, il focus, come accade in tutti i nostri progetti, è sul design degli oggetti che arredano e arricchiscono lo spazio. Ma un appuntamento che vuole essere immersivo non può limitarsi a questo. Quindi abbiamo ricreato all’interno di IperHotel stanze nelle quali, dal 26 novembre 2020 al 31 gennaio 2021, si avvicenderanno eventi ed esperienze. In particolare, le tre lounge dedicate alla musica, alle arti visive e alla lettura, ospiteranno intrattenimento legato a questi tre mondi. Ad inaugurare la rassegna di contenuti culturali ci sarà prima di tutti il 30° anniversario di Elle Decor Italia. Successivamente, oltre a libri e cataloghi da sfogliare e a musica da ascoltare, seguirà un vero e proprio calendario di appuntamenti in continuo aggiornamento. Ad esempio, nella lounge dedicata alle arti visive ci potranno essere incontri incentrati sull’arte, ma anche sul cinema e sul teatro. La stessa cosa l’abbiamo poi immaginata in un’altra zona del nostro Grand Hotel 2020, l’area che ospita la cucina e il ristorante. Lunga dieci metri e posizionata al centro di una grande sala, la scenografica cucina è lo spazio in cui idealmente le persone potranno riunirsi in uno spazio che le faccia sentire a proprio agio. Lì, un progetto speciale nato in collaborazione con Identità Golose ci darà la possibilità di ricreare diverse occasioni di approfondimento, dal dialogo con i grandi cuochi alla presentazione in anteprima di libri dedicati alla tavola e al buon cibo. Nel ristorante questa partnership ci porterà poi a incontrare una serie di importanti chef di hotel milanesi che, per l’occasione, selezioneranno all’interno del proprio repertorio un menù dedicato a Iper Hotel. Il lancio lo faremo con Antonio Guida di Seta, il ristorante stellato del Mandarin Oriental, Milan, dove, quando potremo, sarà possibile sperimentare la selezione. L'esperienza radicalmente innovativa sarà la possibilità di fare shopping: la partnership con Mohd, importante e-commerce di design, offrirà ai nostri visitatori l'occasione di acquistare direttamente oggetti di furniture design. Per IperHotel il desiderio è stato quindi quello di mantenere l’anima sperimentale ed esperienziale che segna il progetto di Elle Decor Grand Hotel fin dal suo esordio, con l’obiettivo di spingere al massimo la sorpresa e il coinvolgimento che un’attività di tipo digitale è in grado di aggiungere alla semplice navigazione virtuale.

Ludovica + Roberto Palomba sono gli architetti scelti per la quinta edizione di Elle Decor Grand Hotel: come hanno affrontato il progetto?

Elle Decor Grand Hotel nasce come progetto d’autore. Fin dal 2016, infatti, è sempre stato affidato a uno studio di architettura multidisciplinare che comprendesse una divisione di product e di interior design. Questo perché l’ideazione di un hotel è un progetto totale che coinvolge arredi pensati ad hoc e selezionati tra i cataloghi delle aziende del settore, icone storiche e pezzi da collezione. Lo studio Palomba Serafini Associati riflette appieno le caratteristiche dei designer che li hanno preceduti, dal primo albergo a doppia firma progettato da Piero Lissoni e da Patricia Urquiola, passando per l'Open House di Antonio Citterio e Patricia Viel, alle Invisible Rooms di Lyndon Neri e Rossana Hu, fino all’edizione 2019 con Matteo Thun & Partners. Quest’anno Roberto Palomba e Ludovica Serafini si sono trovati di fronte a una doppia sfida: prima di tutto quella di interpretare il concept che ho loro proposto. Il mio desiderio era quello di affrontare il tema dell’ospitalità in un momento molto delicato, riflettendo anche sul post-pandemia. Considerando che sicuramente il rapporto tra le persone e gli spazi dell'accoglienza è destinato a cambiare, l’obiettivo del progetto è stato quello di lavorare a un luogo che fosse accogliente, confortevole, sicuro e che non esibisse nulla delle attenzioni dovute e necessarie. Come vedrete, questo aspetto è stato interpretato dai due architetti attraverso la scelta dei materiali, l’organizzazione degli interni e la selezione degli arredi. La seconda sfida è stata quella di rispondere all’idea di un progetto sostanzialmente virtuale: la grande sensibilità che Ludovica e Roberto hanno avuto nei confronti del digitale, dimostrando grande capacità nel cogliere appieno le opportunità della dimensione immaginifica, ha spinto al massimo il risultato finale. Pensando Grand Hotel come se fosse uno spazio vivo, hanno saputo considerare il luogo fisico come reale, interpretandolo attraverso il potenziale creativo del digitale e arricchendo la navigazione di una serie di esperienze che hanno fatto diventare IperHotel un luogo di riferimento nel quale ritornare anche dopo la prima esplorazione.

Quali sono le considerazioni da farsi oggigiorno nella scelta di un hotel?

La qualità dell’accoglienza e l’accurata attenzione all’ospite, sia dal punto di vista fisico, dello spazio, che da quello del personale, sono aspetti che hanno funzionato prima e che funzioneranno benissimo anche dopo. L’ampia offerta di esperienze è vincente per certe tipologie di albergo, mentre per altre destinazioni, scelte dalle persone per stare semplicemente bene, vincono altri fattori, tra cui la possibilità di avere angoli da abitare all’esterno, in contatto con la natura, e la capacità di ricreare situazioni di totale benessere, lontano dalle grandi metropoli e dalle città. Funzionano dunque gli alberghi che, sperimentando un proprio filone e consolidando un’identità precisa, sono in grado di instaurare un dialogo molto chiaro con il proprio cliente. Quello che immaginiamo è che, nel prossimo domani, le persone cerchino nei luoghi d’evasione l’uso di materiali il più possibile naturali, il verde e le superfici facilmente sanificabili. Nel futuro più immediato ci sarà inevitabilmente un’attenzione più accurata a tutta una serie di dettagli a cui la pandemia ci ha abituato. Poi, magari, ci rilasseremo ma gli hotel dovranno comunque essere capaci di restituire ai propri ospiti comfort e rassicurazione.

Fin dal suo esordio, Elle Decor Grand Hotel ha stretto una relazione forte con Milano. Vale anche per questa edizione digitale?

Con IperHotel rimane profondo il riferimento a Milano e soprattutto a Palazzo Morando. Del resto, Elle Decor Grand Hotel è nato dopo Expo, in un momento in cui la città, da sempre meta di business, stava compiendo un salto verso la dimensione turistica di cui speriamo a breve si riappropri. Quindi per noi di Elle Decor Italia è diventato un luogo di sperimentazione di nuovi concept di hotel, da sempre nei nostri interessi. La forte relazione con Milano la si percepisce nella lounge, ad esempio, dove nell’area dedicata alle arti visive sarà possibile ammirare opere che appartengono a musei e istituzioni milanesi, seguendo il desiderio di localizzare l’hotel anche attraverso i riferimenti culturali del contesto. La stessa cosa vale per gli chef coinvolti, tutti provenienti da famosi alberghi meneghini. L’idea è quella di giocare su questa relazione con la città che, inevitabilmente, resta sempre sullo sfondo. Questo per due motivi: perché Grand Hotel è un progetto fortemente radicato sul territorio e perché vogliamo rilanciare il capoluogo lombardo nell’immaginario delle persone. Del resto, oggi con il digitale possiamo far viaggiare le persone a Milano da tutto il mondo, facendo un salto di scala: la fisicità cede il passo alla virtualità, concedendo ai visitatori la possibilità di sentirsi a Milano anche vivendo a Shangai, Tokyo o Melbourne.

Il tema dell’hotellerie è da sempre uno dei campi di esplorazione di Elle Decor Italia, da voi indagato sotto diverse forme: ci parli del convegno che avete in programma prossimamente?

Sarà un convegno digitale di grande respiro in cui coinvolgeremo le associazioni e le figure istituzionali del settore dell’hotellerie, architetti e designer. Ci siederemo tutti metaforicamente intorno a un tavolo per esplorare insieme lo scenario futuro e per capire quali soluzioni ci potranno essere nella ripresa di un'attività che, per un Paese come il nostro, è ovviamente fondamentale. Purtroppo, oggi la situazione è drammatica, gli alberghi sono stati fortemente penalizzati dalla pandemia e quello che si ipotizza è che la ripresa sia progressiva ma piuttosto lenta. Mentre aspetteremo di tornare alla normalità da tutti i punti di vista, il turismo avrà un passo più locale che internazionale. Per dare nuova linfa, nuovi stimoli e nuovi spunti di discussione, pensiamo che sia importante parlare del mondo dell’hotellerie e coinvolgere le principali associazioni di questo settore.

Perché ha fortemente voluto questo progetto?

Elle Decor è una testata che parla, tra le altre, di architettura, product e interior design, arte, moda e tecnologia: l’albergo è un luogo che riassume dal punto di vista progettuale molti aspetti della nostra esplorazione. Ciò che il magazine ha sempre voluto monitorare nel corso degli anni è il cambiamento delle abitudini di vita delle persone, sia nel privato che nel pubblico. L’albergo incarna perfettamente l’evoluzione dell’abitare delle persone negli spazi pubblici e quindi si presta benissimo a progetti evolutivi. Coinvolgere i grandi progettisti e chiedere loro di immaginare in scala ridotta un hotel per noi è stato un modo per comprendere come una sfida di questo genere si possa affrontare e quali risposte si possano trovare nel progetto definitivo. Quest’anno la formula digitale considera l’hotel come uno spazio sicuro ma allo stesso tempo vivo: un luogo di riflessione che possa accogliere il confronto e il dibattito tra creativi per ampliare l’orizzonte stesso della progettazione.

grandhotel.elledecor.it


ELLE DECOR GRAND HOTEL
IperHotel
By Ludovica+Roberto Palomba
On air dal 26 novembre 2020 al 31 gennaio 2021

Da un’idea di Elle Decor Italia
Progetto: Ludovica+Roberto Palomba
Digital Design: 150UP
Styling: Simona Silenzi Studio
Graphic Design: Designwork
Exhibition Design Coordination: Marina Cinciripini

Texts and Editing: Caterina Lunghi

Design Shopping Experience Partner: MOHD

Institutional Partner: Confindustria Alberghi

Partner:
Amini Carpets, Artemide, C&C Milano, Fenix® Innovative Materials for Interior Design, Frigo2000|High performance Kitchen, Ginori 1735, Ideal Standard, Marazzi, MGS, Nardi, OLuce, Sub-Zero Wolf, Tubes Radiatori

Food Experience: Identità Golose

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