Se le nostre nonne usavano la candeggina à go-go era perché erano altri tempi. Quei rimedi della nonna che per loro rappresentavano il "progresso" per noi potrebbero essere estremamente nocivi. Eppure, a chi non è mai successo di sbagliare a caricare la lavatrice? Risultato? Un bel maglioncino taglia mignon. O l'intera biancheria sui toni dell'azzurro cielo. A parte l'errore umano, che ovviamente può succedere visto che non siamo delle macchine, spesso sbagliamo approccio quando carichiamo la lavatrice. A illuminarci è il Washington Post che, con un lungo articolo, spiega come abbiamo imparato dalle nostre mamme o nonne a fare un buon bucato, ma non pensiamo che con gli anni sia gli elettrodomestici che i detergenti sono cambiati. La cosa da tenere a mente è: ciò che andava benissimo venti anni fa, magari oggi non si adatta perfettamente alla nostra lavatrice. Ecco perché l'articolo spiega i 7 errori più comuni che commettiamo in sede di bucato; o meglio automatismi, che non sono più al passo coi tempi.

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1) QUESTIONE COLORE - Con l'ansia della perdita di colore di alcuni capi, si divide tutto in base a questo parametro. Diciamo che è una "mossa ni". Va bene separare per colore, ma prima di questo dividiamo i capi a seconda di quello che ci dice l'etichetta, la nostra Bibbia! Questo tagliandino ricco di informazioni ci dice come e a che temperatura possiamo lavare il capo, se lo possiamo centrifugare, se lo dobbiamo lavare solo a mano. Quindi dividiamo per tipologia di lavaggio e poi per colore. Magari dovremo fare un paio di lavatrici a mezzo carico (avete mai visto la nonna fare i mezzo carico?), perché non riempiamo tutto un lavaggio con i capi rossi, ma ne guadagneranno i vestiti che si rovineranno meno e dureranno di più.

2) QUESTIONE DETERSIVI - Fate attenzione: i nuovi prodotti tendono a essere piuttosto concentrati e costosi. La parola d’ordine è stare attente alle quantità. La maggior parte delle persone usano il detersivo liquido e pensano di poterne mettere meno di quanto suggerito sulla confezione del detergente scelto, ma non è la cosa giusta! Se risparmiate sulle quantità, lo sporco resterà sul bucato, se invece ne mettete troppo, rimarrà intriso negli indumenti facendoli diventare rigidi e spugnosi una volta asciutti. Comprate il detersivo indicato per la vostra lavatrice e leggete bene le indicazioni sull’uso del prodotto per capire qual è la giusta quantità da usare per ogni lavaggio.

3) QUESTIONE TEMPERATURA - Non fissatevi con l’acqua fredda! Spesso si tende a lavare i panni in acqua fredda, perché è una scelta meno rischiosa: non infeltrirà i maglioni, non farà restringere i vostri bei jeans, manterrà il nero più a lungo e non trasformerà la vostra maglia a strisce bianche e rosse in un bel capo rosa. Ma usare l’acqua fredda potrebbe non essere sempre la soluzione migliore e potrebbe non rimuovere odori e sporco a sufficienza. Leggete con attenzione l’etichetta dei vestiti: se vi indica una temperatura, state tranquille e selezionatela di conseguenza. In generale più calda è l’acqua che usate e più i vestiti verranno puliti, ma adesso non iniziate a lavare tutto a 90 gradi perché è solo peggio...

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4) QUESTIONE TEMPO - È così utile usare il timer della lavatriceper programmare quando deve partire. Bene, usiamolo! Ci sono almeno due vantaggi: il primo è che decidendo quando inizia il lavaggio, poi si può essere a casa pronte per stendere proprio quando finisce in modo da non lasciare ore i vestiti puliti dentro la lavatrice, che si stropicceranno e richiederanno poi di essere tutti stirati. Secondo: la programmazione consente di far partire il lavaggio nelle fasce di consumo energetico più basso facendoci risparmiare sulla bolletta. Non male!

5) QUESTIONE BIANCO - Usate ancora la candeggina sui calzini bianchi o sulla biancheria che ha degli elastici? Fermatevi! La candeggina consuma e deteriora elastici e tessuti. Passate piuttosto ad un detergente con additivi o a uno sbiancante se i vostri capi hanno bisogno di un trattamento d’urto per tornare ad essere candidi. Come mantenere però i capi bianchissimi senza usare la candeggina? Come da tradizione sono i "rimedi della nonna" a dare la migliore risposta: uno su tutti, il succo di limone.

6) QUESTIONE MACCHIE - Con le macchie non rimandare a domani quello che puoi fare oggi: aspettare tre giorni per rimuovere la macchia non è una buona idea. È meglio non tergiversare: la cosa migliore sarebbe togliere il capo macchiato e trattarlo subito con il giusto prodotto. Dopo che una macchia non trattata correttamente è passata in lavatrice con acqua calda, probabilmente sarà vostra compagna di vita per sempre! Lo smacchiatore specifico va infatti applicato prima del lavaggio da fare alla temperatura più calda consentita dall’etichetta del capo. L’unica eccezione: le macchie di sangue. Con loro solo e sempre acqua fredda.

7) QUESTIONE CAPI NUOVI - Prima di indossare i capi nuovi bisogna lavarli, ormai è cosa ufficiale: quando comprate una nuova maglietta o un nuovo set di lenzuola abituatevi a fare un lavaggio, che serve a rimuovere i residui di prodotti chimici usati durante la fabbricazione, diminuendo così il rischio di allergie, dermatiti e irritazioni della pelle che sono aumentate tantissimo negli ultimi anni. In generale appena comprate un capo, buttatelo in lavatrice anche senza fare un lavaggio ad altissima temperatura, in questo modo darete una bella rinfrescata, completerete il processo di fissazione del colore diminuendo così il rischio di futuri danni e vivrete più serene.