La storia di Liz Crokin potrebbe sembrare quella che merita un titolo sensazionale. Invece la storia di Liz Crokin, è quella di un paradosso minuscolo, all’inizio, gigantesco, poi. Nel 2012 Liz è una giornalista che vive una di quelle raggianti carriere nell’editoria che implicano vacanze fuori stagione in posti bellissimi, lifestyle lussuoso e benefici quotidiani dati per scontati. Una vita perfetta per una ragazza single sotto ai 40 anni e con più carte di credito che debiti studenteschi alle spalle. Poi arriva lui come ha raccontato nella lunga storia raccolta da Marie Claire Usa «nel 2012 conosco l’uomo dei miei sogni. Divertente, bello, ricco. Iniziano i weekend in yacht a San Diego, si scia a Squaw Valley, partiamo per degustazioni di vini a Santa Barbara. Poi, però, ho iniziato a stare male, all’inizio visti i sintomi o pensato fosse un’intolleranza al lievito. Avevo di continuo torcicollo, nausea, mal di testa, febbre. Lui ha declinato la questione dicendo che avevo un’influenza mal curata».

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Ma il paradosso più crudele arriva piano piano: e devasta la vita perfetta di una ragazza in carriera. «Quando sono andata a farmi un check up completo è arrivata la diagnosi: meningite virale, con infiammazioni delle aree molto vicini al cervello e al midollo spinale». Liz non fa in tempo a riprendersi dallo shock quando la diagnosi le viene esplicitata ancora meglio «la meningite è stata causata da un herpes genitale. “Ereditato” dal mio fidanzato. Lui ha negato e si è dichiarato pulito davanti a tutti, medici inclusi. Il paradosso è che gli hanno creduto». Il fatto che il fidanzato di Liz abbia a lungo mentito ha complicato tanto la prognosi quanto le cure davvero necessarie. «Non l’ho lasciato perché volevo che confessasse e che ammettesse il suo sbaglio: sapevo che mentiva. Quando l’ha fatto era tardi, io ero peggiorata e il suo herpes non era solo genitale ma anche orale». Nel mentre la salute di Liz peggiora al punto che leggere, ricordare, scrivere sono parti di un incubo e non di un lavoro stellare, quello che aveva prima del 2012. «Ho finito per perdere il lavoro. E non avere alcuna assicurazione sanitaria».

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In pochi mesi il baratro si avvicina. Liz perde tutto: carriera, soldi, casa, assistenza medica salvo poi poter accedere a un programma di beneficenza per chi è in difficoltà economica. Il punto di non ritorno? «Le funzioni del mio cervello erano al limite e io mi ritrovavo a vivere in alloggi provvisori attorniata da documenti che non riuscivo neppure a leggere». Quattro anni dopo «sto iniziando a emergere grazie alla disabilità a breve termine che mi è stata concessa, un piccolo miracolo. E ho iniziato la causa contro il mio ex che mi ha deliberatamente infettato con l’herpes e ha tardato, mentendo, la giusta diagnosi della mia meningite. Anche se andare in un tribunale a esporre la mia situazione era alquanto imbarazzante. Ma non vorrei che questo capitasse neanche al mio peggior nemico».