Ci sono segnali che non lasciano dubbi: amore che trovi crisi che trovi, certo, ma nello studio della routine amorosa Bryce Kaye psicologo e autore di un saggio best-seller, The Mariage First Aid Kid, ha analizzato dei campanelli d’allarme che sono largamente comuni. Come capire se il matrimonio è in crisi? Quanti ripensamenti il giorno prima del sì (errori inclusi) erano segnali di problemi futuri? Secondo il dottor Kaye sono almeno 9 i segnali che il matrimonio sta prendendo una brutta china come riporta Woman's Day. Tempo separato? Salvifico a piccole dosi. Ex fidanzati ora nuovi migliori amici? Ouch. Parlare poco non parlare è meglio? Benvenuti nella palude emotiva.

1. Vivere vite troppo separate. Basta poco per ritrovarsi in due emisferi opposti. Il problema secondo Elayne Savage, autrice di Breathing Room, Creating Space to be a couple è di alimentare troppo un proprio mondo di emozioni, conoscenze, attività ed escludere (all’inizio involontariamente) il partner. Poi tornare a condividere tempo insieme sarà molto difficile.

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2. Non voler risolvere i problemi. Che siano di natura emotiva o sessuale (calo del desiderio post matrimonio) le coppie devono volere entrambe uscire dall’impasse. Ne è certa Alisa Bowmanautrice di un corso Project Happily Ever After per risolvere le crisi di coppia e metterci equamente le stesse energie. Rischio? Divorzio solo rimandato.

3. Mancare di rispetto al partner. Uno dei primi campanelli d’allarme è sicuramente questo: secondo il saggio The Mariage First Aid Kid non considerare i problemi dell’altro/a, oppure minimizzarli, conduce su una via tutt’altro che retta. Mancanza di fiducia in se stessi + totale distacco del partner possono portare velocemente alla depressione.

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4. Non riuscire a fare team. E questo accade nelle piccole cose quotidiane quanto nel lavorare insieme. Se si appartiene alla seconda categoria, amore&lavoro, la questione è critica perché la complicità iniziale che è benzina anche per gli affari, lascia i nervi scoperti, le ambizioni a piede libero e le carriere? A picco…

5. Rimanere amici dei propri ex. Prima ancora del tradimento effettivo vi è quello emotivo: secondo Kaye avere ancora rapporti di fiducia con ex fidanzati/e è una forma lieve di tradimento che mette a dura prova i nervi e le zone di intimità. Se nessuno è disposto a vedere meno l’ex fidanzato in formato amicizia allora si è in una pessima zona grigia.

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6. Non capire cosa desidera davvero il partner. Egoismo, cecità o furbizia? La linea della comprensione reciproca si spezza, si altera o si confonde un po’ troppo spesso? Il punto di partenza può essere la scelta di un divano (arredare è uno dei momenti di massima crisi tra le coppie secondo questo studio) o delle vacanze. Non si capisce cosa voglio l’altro: e perché non si è disposti a darglielo.

7. Sospetti costanti di tradimento. Tradimento? Qual buon vento! Il partner che non ha fiducia nell’altro e sospetta tradimenti sempre-e-comunque rischia facilmente di cadere nella paranoia. Tanto da non capire più se e quando il tradimento avviene davvero.

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8. Non volere figli nello stesso momento. L’argomento più ostico, il più delicato e quello che non trova sempre concordi nella coppia. Una delle cause maggiori di crisi matrimoniale secondo gli studi di Bryce Kaye nasce proprio dai tempi sul voler diventare genitori…che non coincidono.

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9. Non si comunica più abbastanza. Caratteri diversi, interessi diversi: ok ma se la comunicazione diventa sempre più difficile, o, peggio, non esiste affatto il problema è più grave del previsto. E le cene muti (o a muso duro) sono la tortura peggiore.