Se la primavera sta arrivando è perché è arrivato finalmente il momento di vedere la luce, sorridere alla vita e tagliare via qualche ramo secco. MA: insieme alla rinascita emotiva e spirituale la primavera porta con sé un risveglio delle nostre piante. Ortensie in primis. Perché? Le ortensie sono piante straordinarie e bellissime, molto di moda tra fioristi e wedding planner, anche se in realtà hanno insito in loro un significato poco adatto alla celebrazione dell’amore. Un'esegesi legata a colui che portò il fiore per la prima volta in Europa, ovvero il naturalista Philibert Commenson che battezzò la pianta ortensia dal nome della donna di cui era innamorato che, però, era sposata con un suo caro amico e quindi non libera di poter ricambiare i suoi sentimenti. Da qui, probabilmente, l'accezione negativa che si attribuisce al fiore: l’ortensia simboleggia infatti il distacco, l'abbandono e la sofferenza in ambito sentimentale. Una motivazione simbolica che magari non ci piacerà ma che si connette benissimo al concetto di primavera e al taglio di quei rami secchi che l'inverno ha inevitabilmente generato. Il fiore dell'abbandono simboleggia quindi inevitabilmente una rinascita che, però, ha bisogno di cure particolari: nella fattispecie una potatura adeguata. Ma quando effettuare la potatura delle ortensie? Crescono infatti molto velocemente e necessitano di un'accurata spuntata in determinati periodi dell'anno. Se vuoi sapere come potare le ortensie e quando effettuare questa delicata operazione ecco le informazioni utili per voi.

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Potatura delle ortensie: il periodo Le ortensie tendono ad allargarsi e a invadere lo spazio circostanze. Per evitare che possano colonizzare tutto il giardino, insomma, occorre dal loro forma e circoscriverne l'ambito. Prima di tutto queste piante vanno sistemate in una zona particolarmente ombreggiata e che non hanno bisogno di essere riempite d'acqua: riescono a conservarla con efficacia e non amano essere sommerse. L'importante è mantenere il terriccio umido, senza che possa dar vita alla formazione di pozze d'acqua. Quando potare le ortensie? Generalmente in autunno, non appena hanno smesso di fiorire. Oppure in primavera, subito prima che inizi la stagione calda. Ma i riferimenti temporali sono piuttosto indicativi. La potatura è necessaria, infatti, solo per i rami che hanno già fiorito, mentre non vanno assolutamente intaccati quelli che devono ancora fiorire nei mesi seguenti. Altra raccomandazione: nei primi anni di vita, meglio non potare le ortensie giovani e in formazione. Solo dal terzo anno in poi è consigliabile eseguire la potatura; in precedenza, occhio solo a eliminare rami fragili e secchi ed eventuali parti di ortensia appassita. Attenzione anche se le ortensie sono posizionate in vasi sui balconi: in questo caso il periodo migliore per la potatura è a fine estate, tra la fine di agosto e la prima decade di settembre.

Ortensie, la fioritura Come fare a distinguere le ortensie che non fioriscono più da quelle invece prossime alla fioritura? Le ortensie si dividono in specie arbustive e rampicanti. Alcune piante fioriscono sui rami dell'anno in corso, altre in quelle dell'anno precedente. Stai attenta a riconoscere, dunque, i rami che hanno già prodotto i loro fiori, che si presenteranno nella loro forma secca e appassita. Naturalmente solo le ortensie secche vanno potate, seguendo modalità piuttosto semplici. Una volte fiorite, queste piante regalano fiori dagli splendidi colori sgargianti, dalle tonalità comprese tra il blu, il rosso, il bianco ed anche il rosa. Sapevi che il colore del fiore è dato dal tipo di alcalinità del terreno? I fiori di colore azzurro sono il frutto di un terreno particolarmente acido, quelli rosa e rossi di un terreno più alcalino.

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Potatura delle ortensie in giardino Per eseguire il taglio occorrono forbici idonee, in grado di garantire tagli netti e decisi. Le lame vanno ovviamente disinfettate prima di ogni potatura e le stesse forbici devono essere in grado di recidere rami abbastanza larghi e legnosi sin dalla base. Il tipo di forbici raccomandato è quello con cricchetto, che consentono di tagliare piante e arbusti molto resistenti con pochissimo sforzo. I rami vecchi vanno tagliati a un'altezza di circa 30 centimetri dal suolo, a un paio di centimetri dalle gemme. Da queste, infatti, nasceranno dei rami nuovi, quelli che fioriranno in primavera. Una volta effettuato il taglio, rimuovi rami e rametti potati e versa dell'acqua sulla pianta, liberata dalle sue parti in eccesso. A questo punto non ti resta che aspettare qualche mese per ammirarla in fiore ed in tutto il suo splendore.

Potatura delle ortensie in vaso Rispetto alle ortensie da giardino le ortensie da appartamento vanno potate generalmente in un periodo temporale diverso e cioè alla fine della stagione calda. Il procedimento non differisce di molto rispetto alla varietà da giardino: le piante vanno tagliate a metà della loro lunghezza per quel che riguarda i fusti fioriti nell’anno precedente, facendo ben attenzione a non toccare i germogli destinati alla fioritura nei mesi successivi.