Visto da fuori sembra un grande condominio anni Settanta, una località sciistica di una qualsiasi parte del mondo. E invece no, è molto di più: l'edificio della città di Whittier in Alaska racchiude, infatti, un vero e proprio paese e ospita gli appartamenti di circa 200 privati cittadini, le istituzioni pubbliche, l'ospedale, la sede della polizia, la scuola, i negozi e perfino una chiesa. Siamo in Alaska a circa 50 chilometri a sud est di Anchorage, la capitale. Nella città di Whittier (nome ispirato all'omonimo poeta americano) per l'esattezza, e l'edificio in questione è una vecchia caserma dell'esercito costruita nel 1974 e poi dismessa. Negli anni successivi, sempre più persone colpite da varie ondate di crisi economiche decisero di andare a occupare il "palazzone" che via via prese vita, diventando oggetto di una metamorfosi che oggi lo vede come una realtà dal contenuto assai eterogeneo.
Per raggiungere la città-condominio di Whittier ci sono soltanto due possibilità: su una barca, oppure attraversando un tunnel a una sola corsia dall'apertura limitata a poche fasce orarie. A chi domanda loro se si sentano isolati a vivere tutti relegati in uno stesso edificio, gli abitanti di Whittier rispondono - un po' sorpresi dalla “stranezza” della domanda – che la loro condizione oltre che essere di estrema comodità permette di ricreare quel contesto “familiare” con i propri vicini che nelle città, quelle vere fatte di tanti edifici, si è perso. Per il resto del tempo, si occupano prevalentemente di pesca e di turismo (d'estate, quando cioè il clima è clemente, i turisti e i curiosi che arrivano in città sono numerosi), oppure lavorano nelle istituzioni e nei trasporti locali.