Per chi non è pratico di chimica, o di detergenti biologici, il nome dell’acido citrico può sembrare quasi minaccioso. L’acido citrico è invece un prodotto tra i più efficaci e versatili presenti in natura, che sarebbe bene avere in casa. Può essere infatti utilizzato in diversi modi per pulire casa e in particolare il bagno, ma anche come insolito prodotto da inserire nella beauty routine o, in cucina, come conservante o addensante. Scopriamo i mille usi dell’acido citrico, non solo in ambito domestico. L’acido citrico è un elemento presente negli agrumi (citrus), soprattutto nei limoni, ed è considerato un “acido debole”. Avendo una bassa concentrazione, infatti, non fa male alla salute. Lo si può trovare in commercio in cristalli o polvere ed è in vendita nelle bioprofumerie, in farmacia e nei negozi di detergenti per la casa particolarmente forniti. Una volta a contatto con l’acqua, i cristalli diventano una soluzione che può essere utilizzata in diversi modi. Questi sono i 7 usi più comuni dell’acido citrico che possiamo provare, e magari non abbandonare mai più.

Acido citrico come ammorbidente. L’acido citrico può essere utilizzato per rendere il bucato più morbido. Basta sciogliere 50 gr di acido citrico in 500 ml d’acqua per ottenere un ammorbidente molto efficace e completamente ecosostenibile. Con 100 ml per bucato in lavatrice si ottengono ottimi risultati.

Acido citrico come anticalcare. L’acido citrico può trasformarsi in un potente anticalcare da utilizzare su tutte le superfici lavabili, ad eccezione di marmo e legno. La dose migliore per questa utilizzo è di 150 gr per litro. La soluzione può essere utilizzata anche come spray se conservata in un nebulizzatore. Basterà qualche spruzzata di acido citrico sul wc o i sanitari per ottenere dei risultati sorprendenti.

Acido citrico come disincrostante. Per prolungare la vita della propria lavatrice può essere una buona idea versare un litro di acqua miscelata ad acido citrico (con la stessa proporzione dell’anticalcare) direttamente nel cestello, avviando poi un lavaggio a vuoto a temperatura alta. Un processo del genere, ripetuto una volta al mese, permette di contare su una lavatrice molto longeva. Ma l’effetto disincrostante dell’acido citrico può tornare utile anche per pulire le teiere e i bollitori in cucina.

Acido citrico come brillantante. Allo stesso modo, l’acido citrico può aiutare a far rendere di più la propria lavastoviglie. La soluzione al 15% di cui abbiamo parlato in precedenza andrà versata nella vaschetta del brillantante prima di azionare la lavastoviglie: otterremo stoviglie brillanti e senza alcun residuo di sapone.

Acido citrico per pulire i vetri. Se, invece, avete problemi con gli aloni dei vetri di casa, vi basterà sciogliere appena un cucchiaino di acido citrico in un litro d’acqua, aggiungendo poi un altro cucchiaino di detersivo biologico per piatti. Mescolate bene e versate in un nebulizzatore: otterrete un prodotto biologico perfetto per rendere trasparenti le vostre finestre.

Acido citrico come per capelli. L’acido citrico non serve solo a pulire casa. Può essere molto utile, infatti, per i capelli che tendono a incresparsi dopo lo shampoo. Per migliorare la situazione, diluire un pizzico di acido citrico in un litro d’acqua e utilizzare questa miscela per risciacquare i capelli dopo averli lavati con lo shampoo abituale. La chioma sarà molto più ordinata e lucente.

Acido citrico per uso alimentare. Derivando dagli agrumi, l’acido citrico può essere naturalmente utilizzato anche in cucina. L’industria alimentare lo utilizza normalmente come additivo e conservante per marmellate e formaggi, oppure come emulsionante in bevande gassate e gelati. Per cui se lo notate fra gli ingredienti sull’etichetta, niente paura: è tutto okay.