Chiudo la valigia e non voglio pensare più a niente, Google Maps portami tu. Ma non pensare più a niente è una certezza, o un wishful thinking? Perché, ammettiamolo, ci siamo trovati tutti almeno una volta a constatare che per divertirsi spesso ci si deve stressare e che per far riuscire bene la vacanza bisogna metterci impegno. Perché non è che nel momento esatto in cui l’orologio segna l’ora di staccare dal lavoro per entrare in ferie, arriva un elicottero a prelevarci e a portarci in aeroporto/stazione/porto con la valigia già perfettamente preparata da un team dedicato di specialisti di Louis Vuitton. Bisogna essere consapevoli in anticipo di dove alloggiare, non perdersi per strada, trovare sempre, quando serve, un posto dove bere qualcosa di fresco prima di disidratarsi come un ritrovamento archeologico egizio. Chi ha più di 40 anni ricorda bene come tutto questo fosse MOLTO più complicato, quando non c’era il digitale, ed era tutto un chiedere per strada informazioni che risultavano spesso confuse. Ora metà del lavoro lo fanno le app, ma siamo sicuri di saper usare bene quelle che in vacanza sono indispensabili?

Quesito: come si usa Google Maps? O meglio, come si usa correttamente Google Maps? È capitato a tutti di trovarsi in zone con poca copertura e di vedere la freccetta roteare impazzita. Un incubo. Districarsi fra le strade di una meta vacanziere sconosciuta è un salto nel buio. Ecco i consigli per usare al meglio le Maps elencati dallo staff di Google Maps Italia:

#1 Non bisogna arrivate impreparati a destinazione: meglio usare già le mappe di Google Maps da desktop prima di partire e visitare virtualmente i luoghi di villeggiatura e le zone limitrofe, prima di prenotare. Solo così ci renderemo conto delle distanze, del traffico, dei mezzi a disposizione. Grazie anche alle foto e alle recensioni degli utenti, si evita di incappare in imprevisti economici.

#2 Sempre con anticipo, quando siamo ancora indecisi sul dove andare in vacanza, si può usare lo strumento di pianificazione di gruppo per aggiungere in una lista le località preferite e far votare amici e parenti.

#3 Durante un viaggio sono tantissime le cose che si vorrebbe fare e vedere e i piatti locali da provare. In questo caso si usa la funzione Esplora i dintorni. Sembra una cosa scontata da dire, ma spesso si pensa che ristoranti, bar, attrazioni, parchi, hotel, benzinai e tutto quello che viene segnalato spunti fuori solo per motivi misteriosi, ad esempio perché il gestore è stato più bravo a indicizzarsi, ma non è così. Bisogna avere più fiducia.

#4 Organizzare una tabella di marcia salvando le mete scelte tra i Preferiti, altra funzione che in molti ignorano. Queste mete saranno contrassegnate con un cuoricino rosso, o con la specifica Da visitare che si riconosce dalla bandierina verde, o ancora con la dicitura Luoghi Speciali, con la stella gialla. Qualche minuto di lavoro che benediremo al momento in cui ci servirà. Per ritrovare tutti questi appunti bisogna selezionare il menu in alto a sinistra su Google Maps e scegliere I tuoi luoghi.

#5 Il dramma: NON c’è linea. Ebbene sì, quando si è in viaggio capita di ritrovarsi in quella manciata di angoli del pianeta dove non c’è campo. Quello che non tutti sanno che con Google Maps è possibile scaricare una regione dalla mappa per accedervi offline, anche se in quel momento si è rimasti senza connessione. Occhio: va fatto PRIMA DI PARTIRE.

#6 Orientarsi in un aeroporto sconosciuto. L’incubo segreto di molti: perdersi in aeroporto e rimanerci a vivere come Tom Hanks in The Terminal. La paura di fare brutte figure chiedendo a oltranza informazioni è grande, anche perché a volte, in un’altra lingua, non si capiscono bene. Ma chi sa che Google Maps ha una funzione specifica per accompagnarci fino al gate? Attivarla è semplice: basta inserire il terminal aeroportuale, ad esempio DTW Terminal 2, e Google mostra il percorso da seguire, includendo nella ricerca i gate vicini, ristoranti e negozi. Sì, ora ci viene voglia di prenderci a schiaffi.

#7 Chi ha notato la scheda Per te in basso a destra su Google Maps? Sono i consigli di viaggio personalizzati in base alla prenotazione che abbiamo fatto. Sono ricche di spunti sui luoghi da visitare, tenendo conto anche delle previsioni del tempo. Esempio: siamo diretti a Roma e sta per piovere? Pazienza. La funzione Per te consiglierà di visitare luoghi al chiuso come i Musei Vaticani e la Cappella Sistina. Per Villa Borghese e il gelato a Fontana di Trevi, si aspetta che smetta di piovere.

Bonus Extra: Quando viaggiamo verso una meta in cui parlano tutti inglese (ce ne sono alcune, come Praga, dove si trova addirittura molto personale che parla italiano perché magari sono ragazzi che hanno lavorato da noi per un po’) non bisogna MAI dimenticare l’esistenza di Google Traduttore e delle sue tre funzioni sacre: la traduzione simultanea della funzione Word Lens, con cui è possibile tradurre un testo direttamente dalla fotocamera, senza nemmeno fare click. Basta inquadrare un cartello con una scritta o un testo e la traduzione apparirà direttamente sullo schermo - anche in assenza di connessione internet. La modalità traduzione vocale per sostenere brevi conversazioni: basta toccare il microfono per attivare la funzione, poi toccare di nuovo il microfono ed ecco che Google Traduttore riconoscerà immediatamente la lingua di partenza. Una volta riconosciute le due lingue, non sarà più necessario attivare di nuovo il microfono: sarà già tutto pronto per quando ne avrete bisogno. E se nel luogo dove ci troviamo c’è poca rete e nessuna connessione wi-fi, con la funzione offline si potrà scaricare il pacchetto lingue, per comunicare in ogni momento. Basta aprire l’app Google Traduttore, fare clic sulle lingue interessate e scaricarle per l’uso offline.

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