Su Snapchat – e su Snap, la società che controlla la piattaforma social – nelle ultime settimane se ne sono dette tante. Perlopiù, si è trattato di speculazioni sul forte calo di interesse da parte degli utenti e sulla conseguente ipotesi di non riuscire a garantire gli investitori nel breve-medio periodo. A questa fase ha fatto seguito un momento di silenzio, interpretato dagli analisti – alla luce delle suddette ipotesi – come la conferma di uno stato di difficoltà sempre più preoccupante. Nei giorni scorsi, questo clima di incertezza è stato spazzato via dalla diffusione dei dati dell'ultimo trimestre (aprile/giugno), al centro dei quali è risultato, innanzitutto, il calo – piuttosto rilevante – delle perdite rispetto al medesimo periodo dello scorso anno: 255 contro 353 milioni di dollari.

L'altro dato, forse ancora più eclatante, è quello dei ricavi, che hanno avuto un aumento del 48 per cento raggiungendo il valore assoluto di 388 milioni di dollari, ovvero quasi 30 in più di quelli che erano stati ipotizzati dal mercato. Il tutto, in maniera generalizzata in pressoché tutto il mondo e su tutte le tipologie di dispositivi. A sospingere verso l'alto (o il basso, a seconda dei casi) tali indicatori è stata l'impennata della fruizione quotidiana del social, cresciuta del 7 per cento, dopo mesi di continui cali o, nella migliore delle ipotesi, di crescita in stallo, nonché del numero degli Snap scattati ogni giorno, che ha superato quota 3,5 miliardi.


Secondo Evan Spiegel, Ceo della tech company, la crescita dei ricavi e il calo delle perdite sono la conseguenza di una serie di innovazioni che il gruppo ha introdotto negli ultimi 18 mesi e che hanno permesso di aumentare il coinvolgimento degli utenti già parte della comunità come pure l'engagement di nuovi membri. Ma non solo, l'azienda è stata abile a comprendere in tempi relativamente rapidi che il precedente step nel suo design non aveva incontrato i gusti degli utilizzatori. Per il futuro, l'azienda si dice ancora più ottimista, stimando un ulteriore crescita del fatturato, che potrebbe arrivare addirittura a raggiungere un'entità variabile tra i 410 e i 435 milioni di dollari, oltrepassando quindi il record assoluto di quasi 390 milioni di dollari siglato nell'ultimo trimestre del 2018.