Cemento no, metalli pesanti manco a parlarne. I prefabbricati o case mobili cambiano rotta e stile: se la tendenza casa è tornare al nomadismo, questo va reso ecosostenibile, pulito, rispettoso dell’ambiente in ogni accezione. E adattabile il più possibile, oltre che modificabile. Il pensiero modulare modifica locazioni, uffici, locali in generale, che iniziano a comprendere i bisogni sempre meno fiss(at)i. La casa mobile in legno di Woonpioners risponde perfettamente a un’esigenza/urgenza dei nomadi digitali (appunto): spazi modulabili, materiali riciclabili pressoché all’infinito, altissimo adattamento funzionale e minimo impatto ambientale.

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Che serva da ufficio, da alcova temporanea seminascosta tra gli alberi, che si usi per la vacanza per trovare la posizione migliore per il tramonto sul mare, la casa mobile in legno Indigo Cabin sembra davvero l’appartamento del futuro. Ed è quasi completamente autosufficiente per progettazione: l’acqua di utilizzo è la raccolta piovana debitamente filtrata e ripulita, i pannelli solari producono energia elettrica (cellulari, computer, cucine a induzione: funziona tutto), gli scarti organici diventano compost. Tutti i materiali -legno, cellulosa, fibre di canapa, lana, terra e argilla- rispettano il grande circle of life: trattati in modo atossico e con vernici bio, possono essere smaltiti normalmente come organico o riutilizzati per modulare un nuovo spazio a proprio piacimento. La camera extra non serve più, i bagni devono diventare due, c’è bisogno di allargare la cucina? Addio muratori, basta spostare i pannelli. Con la casa mobile vivere all’insegna del si può cambiare tutto senza rompere niente è il futuro che bussa alla porta. E il temporary living può avere inizio.