Non c’è molto da girarci intorno: i fiori recisi passano in un attimo dal mood “porto la primavera in casa tutto l’anno” a “Ophelia di Sir John Everett Millais”, quel quadro famosissimo in cui la poveretta suicida galleggia in un melange di foglie e fiori appassiti. La tristezza, insomma. Non che sulla pianta i fiori durerebbero molto di più, la loro bellezza risiede nel regno dell'effimero - giusto per mettere da parte il senso di colpa che prende a qualcuno all’acquisto di fiori nati per quello -, per cui il desiderio di vederli vivere un po’ più a lungo in casa, dopo tutta la pena che ci siamo presi a sistemarli nel vaso, non dispiacerebbe. Ma come far durare i fiori in vaso? La storia umana è una lunga strada infiorata di mazzi gettati in due giorni, ma i trucchi per mantenerli più a lungo possibile ci sono (e andiamo a vederli subito).


Intanto, l’acqua va cambiata tutti i giorni, meglio se mattina e sera perché i fiori sono come gli ortaggi, se li tenete a mollo nell’acqua piena di batteri è difficile che restino commestibili. Tra l’altro, se i fiori dobbiamo regalarli a qualcuno che incontriamo fra un’ora, metterli in frigo è una buona idea. Poi, c’è il trucco del taglio dello stelo. Quando compriamo i fiori in genere la parte dove sono stati recisi, la punta inferiore, si è un po’ richiusa e questo impedisce all’acqua di risalire e di mantenerli turgidi.

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Arrivati a casa, lo stelo va ritagliato sempre di nuovo di un centimetro, ma in modo obliquo per aumentare la superficie in grado di aspirare l’acqua. Anche nebulizzarli un po’ con acqua fresca, ogni tanto, non è una cattiva idea. Poi, è vera la leggenda dell’aspirina nei fiori, che sciolta nell’acqua del vaso li mantiene più a lungo? Pare proprio di sì perché è un antibatterico naturale, estratto a sua volta da una pianta, il salice, per cui è di aiuto. Infine, il vaso dei fiori recisi non va mai lasciato in balia dei raggi diretti del sole.

Poi ci sono i metodi molto professional. Si scalda l’acqua, si aggiungono due cucchiaini di zucchero, che nutre i fiori, e qualcosa per inibire il proliferare dei batteri che può essere due cucchiai di aceto, un po’ di succo di limone o qualche goccia di candeggina. Ricordiamoci che il vaso deve essere sempre pulitissimo, prima di metterci i fiori, che prima di inserirli dentro devono essere sfrondati dalle foglie e dai petali secchi o marci, ma anche di qualche foglia sana (non tutte), se non ce ne sono di secche, in modo che l’acqua salga tutta al fiore. Il vaso deve stare in un angolo fresco della casa ma non alla corrente e se possibile, l’operazione del taglio dell’estremità inferiore dello stelo va ripetuta ogni giorno, al cambio dell’acqua.

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Ricordiamo però che i narcisi non devono essere messi insieme ad altri fiori perché secernono nel vaso una sostanza che li uccide. Infine, se vogliamo far durare molto a lungo un fiore si può provare con la glicerina. Si mescolano acqua calda e un cucchiaio di glicerina, si versano nel vaso e si pongono i fiori, normalmente. La glicerina si fisserà nel suo sistema linfatico preservandone il decadimento. È un procedimento particolarmente efficace con le ortensie, per cui prima di tentarlo con altri fiori, prima facciamo sempre una prova con uno solo.