La prima cosa che senti appena entri nelle stanze di AstroNave Lab, laboratorio di «artigianato inclusivo a regola d'arte» aperto a Finale Emilia, fuori Modena, è l'odore del legno e del mare.
Attorno a tavoli e scaffali, i bambini e i ragazzi sono alle prese con pialle, seghetti, vernici, viti, chiodi. Sono qui per imparare l'arte della falegnameria, lavorano a fianco di ragazzi diversamente abili e sotto l'occhio vigile di "professionisti della fragilità", come amano definirsi gli educatori e gli appassionati volontari - molti sono artigiani e designer - che partecipano a questo progetto.
Tutti insieme studiano come realizzare piccole sculture d'arte, barchette e pesci mai uguali gli uni con gli altri, perché quando lavori con le mani scopri che l'imperfezione e la differenza sono il bello, il valore aggiunto. L'altra particolarità è che negli atelier di AstroNave Lab si utilizza solo legno di recupero, proveniente spessissimo da barche in disuso: ed ecco spiegato l'odore di salmastro.
Materie prime che servono anche a creare oggetti di design semplici, come i taglieri commissionati da un ristorante di Londra o i vasi creati in collaborazione con un negozio di fiori locale. A tenere le fila di questo progetto c'è Rulli Frulli Lab, l'associazione giá sostenitrice dell'omonima banda musicale, una realtá che in pochi anni ha coinvolto centinaia di ragazzi in spettacoli in Italia e all'estero, insieme alla cooperativa sociale Gulliver.
Anche con AstroNave Lab, del resto, l'intento di fare le cose "a regola d'arte" non è uno slogan astratto, ma una finalità imprescindibile. Il bello è condizione pedagogica di crescita individuale, in un contesto creativo e stimolante. E i risultati ottenuti nei laboratori lo dimostrano.
Intanto i nostri falegnami in erba non vedono l'ora di poter riprendere in autunno, perché non c'é niente di più gratificante che dare nuova vita a quello che apparentemente non serve più. Per info: astronavelab.it