“Tradire, tradire, tradire… Continuiamo a pensare sia una brutta parola, ma non è così. Dal latino tradĕre è un verbo che significa tramandare, consegnare, trasmettere. Se ci pensi, non è bello immaginare che stiamo tramandando noi stessi agli altri? Che la nostra persona passi da un vissuto all’altro? Che il cambiamento mi permetta di crescere, pezzettino dopo pezzettino?”. Effettivamente, detta così, non posso che annuire dall’altra parte della cornetta. La voce di Marinella Cozzolino, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa e presidente dell’Associazione Italiana di Sessuologia Clinica, mi fa un po’ da Caronte un po’ da Virgilio attraverso i gironi del tradimento. Finora li ho sempre considerati infernali, ma a detta sua potrebbero rivelarsi paradisiaci. Voglio sviscerare tutto l’argomento, prendere il toro per le corna (ah ah), sapere lo scibile su cosa come quando e perché succede che tradiamo qualcuno. Anche solo col pensiero. Voglio saperlo perché il prossimo 29 marzo verrà rilanciata in Italia Ashley Madison, la piattaforma online + app di dating “per chi è alla ricerca di love affaire extraconiugali”. Ci siamo capiti.
Ne parliamo in anteprima su Marieclaire.it e, post scriptum, ho scritto queste domande volutamente al plurale. Perché abbiamo tradito tutti almeno una volta nella vita. E se non lo abbiamo ancora fatto, lo faremo, almeno una volta nella vita. E, se non ci credete, la falce per il vostro scetticismo è nascosta in queste risposte.

Banale ma necessaria: perché tradiamo?
Per darti questa risposta devo prima farti una premessa. L’innamoramento dura un anno e mezzo. O, meglio, tutto quel corredo di passione, seduzione, ossessività nei confronti dell’altro (e che mi metto? e quando mi chiama? perché non mi chiama?…) dura esattamente 18 mesi. Questo è collegato alla fase di attaccamento del neonato alla madre che, appunto, dura 18 mesi. Dopodiché, il bambino incomincia a esplorare, dà per scontato la presenza della madre e si lascia distrarre dal mondo esterno. I freudiani direbbero che il bambino “ha introiettato la figura materna”. La stessa cosa succede nelle coppie. Dopo che ho capito che il mio rapporto è stabile e posso fidarmi, allora introietto la figura del partner, inizio a dare per sicura e certa la sua presenza nella mia vita. Ed è qui che commettiamo l’errore più grande: cercare certezze. In amore, invece, servirebbe l’insicurezza perenne per avere una passione perenne. Non dovrei mai fidarmi davvero del partner, non dovrei mai avere la certezza di sapere dove si trova o con chi è.

Quali sono i motivi di tradimento più comuni che ha sentito in tutta la sua carriera?
Vizio e sfida con se stessi. Quando tradisci stai accontentando un tuo bisogno/desiderio personale oppure perché nel tuo rapporto c’è qualcosa che non va, non ti sazia, e cerchi altro. Se nelle mia coppia manca l’adrenalina, l’entusiasmo, il sesso, la dolcezza, eccetera… e se fuori dalla coppia c’è qualcuno che può darmi tutte queste cose, io vado a prendermele. Per poi portare quelle energie e quel benessere, ottenute attraverso il tradimento, all’interno della mia coppia. Proprio per sostenere la pesantezza che si respira nella coppia. Per questo si dice che “il tradimento mantiene il matrimonio”.

Pardon?
Sì. Il tradimento mantiene il matrimonio, nel senso che il tradire permette al matrimonio di procedere. La vita di coppia, soprattutto nel sistema sociopolitico in cui viviamo oggi, è molto più pesante rispetto a decenni fa. In passato c’era un’economia diversa, e l’economia, e i soldi in senso stretto, sono ovviamente un elemento di piacere che mi permette di fare un viaggio, un regalo, progettare una nuova casa, dare una bella festa, insomma attività che danno energia alla coppia. E, se non le posso fare, sto eliminando un elemento di piacere, e ciò mi porta a cercare quel piacere altrove. E questo spesso coincide con il tradimento. Un discorso simile si può fare per le coppie con bambini. Quando arrivano i figli c’è un grandissimo sbilanciamento della gestione famigliare, ovviamente sulla donna, che si trova ad avere un peso eccessivo sulle spalle. È anche per questo che le donne tradiscono più degli uomini, i dati lo confermano. Le donne hanno spesso bisogno di un’oasi di pace, che difficilmente riescono a trovare nella coppia, perché dentro la coppia si trovano a gestire casa, spesa, bollette, sport e scuola dei figli, marito, che spesso è un figlio aggiunto… Quindi hanno bisogno di cercare piacere altrove.

Questa è una immaginepinterest
Getty Images

Abbiamo tradito ma non ci siamo minimamente sentiti in colpa. Perché?
Chi tradisce lo fa tendenzialmente per due motivi. Per alcuni è un diritto: mi sono andato a prendere qualcosa che mi spettava e che tu non mi dai o non mi hai mai dato (sesso, dolcezza, complimenti…), quindi mi sento “autorizzata” a tradirti. Per altri è una vendetta psichica: il partner “si merita” il tradimento (perché è stato cattivo con noi, perché ci ha traditi, perché ha fatto qualcosa che non doveva fare…).

Ti amo, sei il partner della mia vita, ma ti tradisco perché non facciamo abbastanza sesso…
È normale che all’interno di una relazione stabile - dai 5 anni in su - il numero dei rapporti sessuali sia molto basso e quello delle disfunzioni sessuali molto alto. Più tempo passa e più il desiderio diminuisce, è così, bisogna accettarlo.

Questa telefonata non mi sta confortando, dottoressa, glielo dico…
Eh! Si dice che l’essere umano abbia due desideri: il desiderio e la casa. Abbiamo bisogno di una culla a cui tornare e di qualcuno che sia lì ad aspettarci, ma quel qualcuno non può essere la stessa persona che alimenta il desiderio. “Il desiderio e la casa viaggiano su due binari distinti”.

Quante donne etero tradiscono il partner con un’altra donna?
Un’altissima percentuale. Una casistica in aumento. E lo stesso vale per gli uomini. Il presupposto da cui bisogna partire è che tutti noi siamo nati bisessuali, poi abbiamo accettato un determinato orientamento ma la sessualità è dinamica, evolve, cambia nel corso della vita. E le persone si innamorano o sono attratte da chiunque stimoli il proprio desiderio, a prescindere dal genere sessuale.

Come abbiamo tradito (e tradiremo) in pandemia?
Soprattutto attraverso le app. La pandemia ha generato in tutti noi ansia legata ai problemi di salute, alla paura di ammalarsi o di perdere il lavoro, ma nessuno pensa mai a quella che tecnicamente viene definita “ansia da insopportazione”, ovvero l’ansia che le coppie hanno provato stando costantemente sotto lo stesso tetto, sentendosi a tutti gli effetti invasi nella sfera personale e lavorativa. Quindi, anche chi non aveva mai tradito in vita sua, un giro in un’app o una telefonata particolare con un collega se la sarà fatta… Perché di fronte all’obbligo di stare insieme, scatta il bisogno fisiologico di evasione.

Quali sono i modi & metodi più credibili per nascondere un tradimento?
È un discorso molto molto soggettivo ma in linea di massima, quando ci si sente “in pericolo”, scatta nell’essere umano una sorta di difesa innata, simile quasi a uno sdoppiamento di personalità. Per cui, tendiamo a comportarci come se non fosse successo nulla, nascondiamo il tradimento in modo naturalissimo.

E quando siamo al limite della sopportazione? Quando stiamo per scoppiare e confessare tutto?
C’è sempre un motivo per cui le difese cadono. Non credo alle dimenticanze, ai pc lasciati aperti, agli scontrini dimenticati nelle tasche, ai biglietti dei treni lasciati in borsa… In quei casi, c’è sempre un bisogno anche inconscio di farsi scoprire.

Ci sono traditori più traditori di altri?
Tutti nasciamo traditori tendenzialmente. Perché tutte le coppie, tendenzialmente, nascono per soddisfare un bisogno, la stabilità. E non per desiderio, al contrario di quanto si voglia credere. Scegliamo partner “comodi”, con cui ci sentiamo a nostro agio, e il rischio è che ci verrà voglia di tradirli con persone diverse, che ci facciano sentire diversi, che ci diano qualcosa di diverso. Oppure scegliamo partner “scomodi”, ovvero con cui ci sentiamo costantemente in difetto, con cui dobbiamo misurarci ogni giorno. Ad esempio, partner molto più acculturati di noi, che ci fanno sentire “ignoranti”, e questo ci fa stare costantemente sulle spine e ci stimola a dare di più. Insomma, per sintetizzare, tradiamo nel momento in cui abbiamo assecondato il bisogno per cui è nata quella storia. Da qual momento in poi, creiamo un nuovo bisogno da assecondare, e solo una persona terza potrà appagarlo.

Questa è una immaginepinterest
Getty Images

Esiste un vaccino per i traditori recidivi?
Lo sai che da anni il 90% degli psicologi al mondo si chiede: perché dovremmo cercare di curare chi tradisce e non il contrario? L’essere umano dovrebbe tendere alla ricerca del suo benessere, e la vita di coppia dopo un po’ non porta benessere. Stare in una coppia è la risposta a un bisogno, ovvero la stabilità. Per questo, a un certo punto del rapporto, iniziamo a vedere il partner come un parente, un fratello, un amico, una persona con cui facciamo una serie di cose.

E se abbiamo tradito durante il primo anno e mezzo?
Vuol dire che la coppia non funziona, non è scattata la passione, e sicuramente non scatterà dopo. Meglio chiudere la relazione.

Quindi dobbiamo vivere con la consapevolezza che prima o poi tradiremo e verremo traditi?
Forse sì. Sicuramente bisogna metterlo in preventivo, soprattutto in una coppia che vuole stare insieme per tutta la vita. Ma tradimento non vuol dire necessariamente andare a letto con qualcun altro. Si può tradire anche solo con la testa, attraverso le emozioni che mi dà ricevere un messaggio, fare una passeggiata, andare a cena con qualcuno…

Abbiamo scoperto un tradimento ma non vogliamo lasciare il partner e, come si dice di solito, “vogliamo riprovarci”. Qualche consiglio?
Non commettere l’errore di dire e pensare “vorrei che tutto tornasse come prima”. Perché è proprio quel prima che ha creato il tradimento. Dobbiamo essere consapevoli che qualcosa nella coppia va cambiata.

Qualcosa cosa?
Spesso si tratta di rivedere il partner come un “oggetto sessuale”. Se ci ha traditi, è stato un oggetto sessuale per qualcun altro, questa cosa ci fa male a tal punto da farci riconsiderare la sua figura e farci ritornare il desiderio sessuale nei suoi confronti. È qualcosa di molto primitivo, un po’ come riprendersi la nostra preda.

Secondo i dati delle ricerche realizzate da Ashley Madison, il tasso di infedeltà maggiore in Italia riguarda le regioni del nord. Devo davvero pensare ci sia ancora la concezione primitiva della donna del sud che compie solo il tragitto chiesa-casa?
Non ti nascondo che questo è un dato che ha colpito pure me. Non credo sia un discorso legato a certi cliché sociali, fortunatamente. Anche perché, se ci pensi, le donne del sud tengono molto più di chiunque altro al loro aspetto fisico e estetico. Ed è quindi più probabile che attirino sguardi e attenzioni esterne.

Vogliamo incominciare a usare una piattaforma di dating per incontri extraconiugali. Ci regala qualche consiglio per non commettere troppi scivoloni?
Penso che assecondare certe curiosità sia utile nella vita. A voler provare nuove esperienze, nuove emozioni, nuovi brividi, non c’è nulla di male. Bisogna però capire quanto si è disposti a rischiare, a mettere potenzialmente a repentaglio la propria storia d’amore. Possiamo usare l’app anche solo per aumentare o dare conferme alla nostra autostima, capire a quanta gente piacciamo, flirtare con qualcuno, lasciarsi corteggiare anche solo virtualmente. Ma se decidiamo di andare oltre, di passare allo step successivo, cioè all’incontro, dobbiamo sapere che stiamo togliendo qualcosa al nostro partner, lo stiamo privando dell’esclusività dell’intimità che ha con noi.

Alla fine, vale sempre la regola del negare-negare-negare?
Sì, se non si viene clamorosamente scoperti. Ma, se si viene scoperti, confessare un tradimento può essere molto utile alla coppia, può servire a farsi delle domande e darsi delle risposte su ciò che non funziona, e su come poter migliorare. Se non si viene scoperti, invece, non ha senso raccontare il tradimento con il solo scopo di lavarsi la coscienza, sarebbe un atto puramente egoistico. Siamo adulti, dire una bugia è un atto di responsabilità, tradire è un atto di responsabilità.