Hotel di lusso sperduti in mari mediterranei, suite presidenziali che galleggiano all’alba, salotti curati dai migliori artigiani italiani che accolgono amici in totale privacy. La nautica è tra i settori che ha avuto le soluzioni immediate agli effetti della pandemia sul tema viaggiare e la lunga stagione dei saloni nautici che toccano Montecarlo, Cannes e Genova confermano un settore in crescita costante. Un’equazione abbastanza ovvia per il lusso che nelle crisi riesce a raggiungere apici insperati ma che si conferma vincente per gruppi come Ferretti in cui la conoscenza del fare italiano è la chiave di volta per costruire imbarcazioni in grado di riproporre un lifestyle di comfort, cura dei materiali, evoluzione della struttura per accogliere, modificare il tipo di viaggio che si intraprende. Ospitare, cambiare, godere: questo sembra essere il trittico/missione del gruppo Ferretti che alla 43esima edizione del Cannes Yachting Festival si presenta davvero con un blu carpet di divine provviste di tutti i loro vizi e agi: una flotta di 23 yacht, 5 preview di quello che si sta lavorando nei cantieri di Riva, Pershing, Ferretti Yachts e Wally. Nello sport è l’anno dell’Italia, nella nautica il campione è Ferretti Group, che sta impressionando tutti con barche strepitose e numeri da record. Davvero non c’è momento migliore per tornare a Cannes in presenza, con una super flotta di 23 yacht e 5 anteprime mondiali che raccontano meglio di ogni parola la nostra applicazione verso la bellezza e la performance” ha raccontato l’Avvocato Alberto Galassi, Amministratore Delegato di Ferretti Group: “anche la matematica è dalla nostra parte: i numeri dei primi sei mesi sono clamorosi e descrivono una crescita poderosa che premia una strategia industriale votata all’innovazione perenne. Basti pensare che nel solo triennio 2019 -2021 abbiamo presentato 23 nuovi modelli seriali e semi-custom, e altrettanti ne lanceremo nel prossimo triennio, rinnovando la gamma di tutti i nostri brand. Ci aspetta un fine anno clamoroso!”.

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Il nuovo Wally Why 200

Storia di ieri e consumi moderni: come si coniuga questo equilibrio che assicura al made in Italy di lasciare il segno in tutti i mari del mondo? È proprio salendo sul Wally WHY 200 che Luca Bassani, fondatore e creatore di Wally Yachts che ha già fatto la storia del design navale e ha creato un nuovo sofisticato pubblico fidatissimo, che arriva la risposta “ho solo creato una linea retta semplice, e lavorato su questo, per poter offrire uno yacht che assicuri comfort ma non appesantisca la navigazione, anzi, la renda più fluida”. Quello che è il mare per Bassani lo si nota nel vetro, nella cabina armatoriale con vista spettacolare sui mattini di domani, nel tessile equilibrato, nel design sofisticato nella sua vera essenza che, se legata a un mercato che per il solo gruppo Ferretti tocca i 457 milioni nel primo semestre del 2021 con una crescita del 78% sull’anno precedente, non significa solo lusso estremo ma visione del domani. Ecco allora che la storia di Riva taglia i mari con il nuovo Riva 68’ Diable sport puro, hard top minimale, elementi tecnici a scomparsa e dettagli pregiati lì, a raccontare come Riva ha segnato la storia delle barche private. La sfida per il brand nato a Sarnico è il Riva 76’ Perseo Super, 40 metri quadri di superficie vetrata per un profilo affilato. Mentre gli amanti della velocità (48 nodi di massima), con il culto per la leggerezza in fase di navigazione troveranno nel Pershing 6X una nuova storia d’amore. Il debutto più ingombrante è quello di Ferretti Yachts 1000, “l’imbarcazione più grande mai realizzata dal Cantiere”: stile Classic, colori cremosi, comfort e sinuosità degli spazi indoor e outdoor. Nuovi mari, enormi, da guardare.

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Il nuovo Pershing 6X