Quello che Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, meglio conosciuta come Lina Wertmüller, ha creato dirigendo nel 1974 Mariangela Melato e Giancarlo Giannini in Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto è una di quelle alchimie che fa sì che una coppia non solo "funzioni", ma che riesca anche a diventare un archetipo di (quasi) ogni incontro impossibile trasformato in commedia, entrando nella storia del cinema (italiano e non solo).

In pratica: come mai ancora oggi, dopo esattamente 42 anni, la "brutta bottana industriale e socialdemocratica" Raffaella Pavone Lanzetti apostrofata dal rozzo Gennarino Carunchio riesce ancora a far discutere (e naturalmente ridere) con un agglomerato fatto di scontro Nord-Sud, sesso, politica, femminismo, discrepanze sociali, violenza e razzismo, che altro non sono se non un ritratto italiano mutato ma comunque più attuale che mai?

In occasione dell'88esimo compleanno della regista e sceneggiatrice italiana (è nata il 14 agosto del 1928 a Roma) abbiamo stilato per voi una mini-guida di Ferragosto con le 5 scene cult del film anni 70 e 5 motivi per cui non ci stancheremo di (ri)vederlo...mai!

1. I carini, i socialisti, i comunisti, e i "trent'anni di DC"

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2. "Ti devi innamorare. Ti deve prendere un amore nero che ti torce le budella, passione disperata peggio d'una malattia. Io t'ho a entrare dentro la testa, dentro lu core, dentro la pancia. Passione o nente. Passione o nente!".

3. Lezione numero uno...

4. "Dici che mi ami no? "

5. "Lo sapevo che non mi dovevo fidare di una ricca. Perché i ricchi ti fottono sempre! Bottana industriale che mi lasci solo!"

(Foto tratta dal film, courtesy Instagram)