La luce che nutre le arti visive può fornire nuove prospettive alla realtà d'intere comunità, anche nel controverso e stigmatizzato South Bronx di New York. Un proposito ambizioso che guida da anni le attività educative del Bronx Documentary Center (BDC) e i progetti dei fotografi della sua Bronx Photo League. Progetti a lungo termine, condotti nel distretto più povero d'America (a solo quattro o cinque fermate di metropolitana dai suoi quartieri più ricchi) ma non privo di una forte e vitale comunità, protagonista del Festival fotografico Claremont Illuminated, allestito nella 169th Street e Webster Aven, venerdì 22 e sabato 23 giugno 2018.

instagramView full post on Instagram


Nel 2017 il Claremont Documentary Project della Bronx Photo League ha iniziato a esplorare anche le storie di resilienza dei 12.000 residenti stimati del Claremont Village (della New York City Housing Authority - NYCHA) situato nella sezione Morrisania del South Bronx. Uno tra i più grandi e antichi progetti di edilizia popolare degli Stati Uniti, costruito nel 1963 mentre il Bronx inizia ad affollarsi e impoverirsi, costringendo ancora oggi la sua fiorente comunità a fare i conti con uno dei tassi più elevati di povertà, violenza e degrado d'America.

deputata Aurelia Greenepinterest
© Ed Alvarez/Bronx Photo League​​
Deputata Aurelia Greene

Nuove prospettive sul vivace mix di etnie, lingue, culture e musicalità che anima la comunità di Claremont, sulle sfide che affronta e vince, con le storie d'infanzia e maternità fotografate dalla documentarista Adeline Lulo. Sulle storie di riuscita paternità nell'obiettivo di Ed Alvarez, collega al quale non sfugge nemmeno l'annoso problema dei topi o le sfumature del culto.

Johnny Muniz, paternità, Bronx pinterest
© Ed Alvarez/Bronx Photo League​
Johnny Muniz


C'è la comunità che affronta il quotidiano praticando il Tai Chi nella 540 East 169th Street del Bronx, fotografata da Belinda Gallegos-Hernandez, ma anche quella che gioca a basket negli scatti di Trevon Blondet, o pratica il karate in quelli di Osaretin Ugiagbe. La comunità che aiuta il residente Miguel a curare il giardino comune all'angolo tra la E. 171st Street e la Washington Ave, è negli scatti di Jesus Emmanuel. Poi si sono i ritratti di Michael Kamber e Katie Khouri e i cityscape di Dakota Santiago, Katie Khouri, Jesus Emmanuel, insieme a molto altro.


Tai Chipinterest
© Belinda Gallegos-Hernandez / Bronx Photo League​
Residents of 540East 169th Street do Tai Chi in their building’s Community Room in February 13, 2018


Claremont Illuminated non è quindi un semplice festival di fotografia illuminato dalle immagini del Claremont Documentary Project. È una kermesse di due giorni pronta a illuminare le trombe delle scale pubbliche e i lotti vuoti e troppo bui della 169th Street e Webster Ave, ai margini del Claremont Village, con fotografie, video e installazioni delle sfide vinte dalla sua comunità (e l'assistenza dell'artista Ethan Vogt).

Attraverso il festival, il progetto documentario illuminerà letteralmente la notte del South Bronx. Le immagini di vita comunitaria contribuiranno a rendere più sicuri anche i suoi spazi pubblici, grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e residenti, a partire dalla partnership tra BDC (www.bronxdoc.org) con il Mayor’s Office of Criminal Justice, senza il quale questo progetto non esisterebbe.

Bronxpinterest
Adeline Lulo/Bronx Photo League
Bronx installazione, photo Adeline Lulo

Il progetto e il festival solo comunque sono una parte delle attività 'utili' alla comunità portate avanti dal Bronx Documentary Center. L'obiettivo che il centro persegue a lungo termine con programmi come il Bronx Photo League e la Bronx Junior Photo League, non si limita ad educare i migliori documentaristi e fotogiornalisti di domani.

Punta a stimolare un pensiero più critico e consapevole in tutti i cittadini, a partire dalla comprensione dei media, delle relazioni comunitarie e internazionali. Qualcosa capace di fornire nuove prospettive per cambiare la realtà della comunità, il suo futuro (che sta anche nel bacio di una madre).