Inutile tirarsela: la festa di San Valentino piace a tutti. L’unico momento in cui non ci piace è quando la storia d’amore è andata a farsi friggere due giorni prima. E tutti i preparativi (completino intimo rouge passion compreso) sono andati in fumo. Festa di san valentino per single? Un mezzo dramma. I metodi per superare la giornata senza patemi d’animo sono due: cercare un partner lampo nei giorni precedenti (una sorta di accordo temporaneo), riciclare un ex single anche lui (e poi si torna amici come prima). O organizzare la serata binge watching serie tv con patatine fritte e cioccolato (comprato da soli). La festa di San Valentino (che tra l'altro ha origini tristissime) piace proprio a tutti, in tutto il mondo. Come gli alberi di Natale in India e il party di Halloween nel più remoto paesino dell’entroterra siciliano, ha invaso il mondo, e ogni nazione lo ha reiventato a seconda dei propri gusti aggiungendo un pizzico di tradizione locale. Unico tema costante per tutti è la voce sull'agenda: festa di san valentino regali. Esploriamo alcune di queste variazioni sul tema per scopre come viene reinventata la festa di san valentino nel mondo e chissà che una celebrazione nata nel 496 dc, per ricordare il vescovo Valentino che sposava in segreto le coppie cristiane, non rientri in casa nostra arricchita di nuove idee.

San Valentino in Corea del Sud. Non è così strano che San Valentino venga celebrato in Corea del Sud. La popolazione, infatti, è divisa tra buddisti, cristiani, e quelli che si dichiarano “non religiosi”. Negli ultimi tempi la Corea del Sud si è poi molto “occidentalizzata” (ma lo scambio è reciproco). E fra le abitudini ha adottato anche la festa degli innamorati, che la gente ha però associato al White Day, in uso anche in Giappone, e che la rende più articolata. Il White Day è infatti una tradizione per cui le ragazze regalano ai ragazzi a cui sono interessata cioccolato, o fiori il 14 febbraio. Se il ragazzo è interessato, ricambia il dono un mese dopo, il 14 marzo. Un mese di ansia. A seguire, il 14 aprile, c’è il Black Day in cui tutti quelli scaricati si incontrano in una cena in cui mangiano jajangmyeon noodles, che sono neri perché conditi con fagioli scurissimi. E parlano fra loro delle “sfighe sentimentali” che li perseguitano.

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San Valentino festeggiato a Verona

San Valentino in Irlanda. L’Irlanda si attiene molto alla storia originale di San Valentino e ne celebra il santo vero e proprio, ma come per tutte le cose che riguardano questo paese, le radici restano ben salde nella cultura gaelica, che in questa occasione suggerisce di indossare il Claddagh Ring, l'anello con il cuore tenuto da due mani, che a seconda di come viene orientato significa "single" o "impegnato". Si celebra anche il probabile inventore della festività, il poeta Geoffrey Chaucher vissuto fra 1300 e 1400, che per primo invitò a ricordare il santo dell’amore. Ma se anche qui è diffusa l’abittudine di fare la cenetta romantica e scambiarsi regalini e carinerie, qualcuno mantiene in vita l’usanza di scambiare segretamente cartoline con frasi d’amore con la persona che si ama, in omaggio a quelle coppie coraggiose che si sposavano sotto la persecuzione. Una buona occasione per dichiararsi senza troppi danni collaterali, in caso di rifiuto.

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San Valentino in Cina. In Cina c’è una festa che ricalca San Valentino e che si sta praticamente fondendo con questo. È la festa dello Qixi, o Festival della Settima Notte, che cade il settimo giorno del settimo mese lunare. Il festival di Qixi affonda le radici nella leggenda romantica di Zhinü e Niulang, la figlia di una divinità e un pastore vissuti 2600 anni fa. Così come Romeo e Giulietta, i due non potevano amarsi, e quando il padre di Zhinü scopre che si sono sposati segretamente sulla terra, la manda a vivere fra le stelle. Ogni anno, però, uno stormo di gazze si addensa fra la terra e la Via Lattea per formare un ponte che permette loro di raggiungersi e abbracciarsi nei giorni di Qixi. In quella giornata, le ragazze preparano meloni e frutta come offerta alla figlia divina per propiziare la ricerca di un innamorato fedele quanto il suo. Le coppie, invece, si recano al tempio a pregare per il loro futuro. La notte di Qixi, infine, single e coppie osservano nei cieli la riunione della stella di Vega e Altair, che simboleggiano i due amanti separati.

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San Valentino in Brasile. La festa di San Valentino in Brasile cade in pieno carnevale, per cui la gente è già in euforia e totalmente disposta a festeggiare, ma distratta da altro. Per cui viene rimandato al 12 giugno e si chiama Dia dos enamorados. La tradizione è simile alla nostra, ci si scambia cioccolatini, fiori, biglietti amorosi. Ma siamo in Brasile, ragazzi, dove non si può liquidare tutto con una cenetta a lume di candela! Infatti le strade vengono invase da performance musicali e danze e coinvolgono coppie e famiglie. E i single? Se ne stanno per conto loro a svolgere rituali magici per far sì che l’anno dopo anche loro possano festeggiare con gli altri.

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San Valentino in Sudafrica. Incredibile a dirsi, ma in Sudafrica la festa di San Valentino si ispira a quella romana chiamata Lupercalia. Infatti punta molto sulla propiziazione della fertilità e in particolare con l’usanza di appuntare sulla manica un biglietto - a volte a forma di cuore - col nome del ragazzo che si ama. È una festa molto attesa perché così gli uomini scoprono quali sono le donne che li ammirano segretamente. Ovviamente, anche qui ci si scambia fiori e altri regalini fra innamorati.

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San Valentino nelle Filippine. Anche nelle Filippine la festa di San Valentino si manifesta in tutti gli aspetti ormai internazionali, con cioccolatini, fiori e romanticherie fra le coppie. In più, però, il 14 febbraio è uno dei giorni preferiti dalle coppie per sposarsi. Un vero e proprio fenomeno di massa, con migliaia di coppie che si dicono il “sì” a ripetizione, l’uno dopo l’altro alle quali si aggiungono quelle che rinnovano i voti. Talmente tante che per accontentare tutti, le nozze vengono celebrate in luoghi pubblici come i centri commerciali e i teatri.

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San Valentino in Giappone. In Giappone la festa di San Valentino è diventata un vero festival del cioccolato. Il tradizionale Giri Choco, cioccolatino di qualità economica, non è nato con questo scopo, ma è diventato il più venduto in quei giorni perché le ragazze ne comprano a quintali per rispettare la tradizione (quasi un obbligo) di donarne un po’ a ogni uomo che conoscono, senza andare in bolletta. Solo un fortunato si vedrà donare invece l’Honmei Choco, di qualità molto superiore, a cui sarà allegato un regalino fatto a mano da colei che sta esprimendo dell’interesse verso di lui. Fra tutte quelle che gli hanno recapitato l’Honmei Choco, il ragazzo dovrà omaggiare con un regalino solo quella di cui ricambia il sentimento, un mese dopo, il 14 marzo (il White Day già spiegato per la Corea). Ansia.

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San Valentino in India. In India celebrare la festa di San Valentino è a volte problematico. Ogni anno, infatti, ci sono polemiche e qualche tafferuglio fra diverse fazioni religiose, visto che i tradizionalisti lo vedono come un’intrusione occidentale nelle usanze indiane. Ma la voglia di festeggiare con cioccolatini e quantità industriali di fiori (i vivai si preparano con grande anticipo a sopportarne la mostruosa richiesta e si vedono in giro facchini che portano i mazzi da una casa all'altra) nella patria del Kamasutra prende sempre più il sopravvento. Ma per integrarla bene nella tradizione, la si sta accostando a una leggenda induista secondo cui il dio dell’amore Kamadeva, in quel giorno, brandisce un arco fatto di fiori e colpisce uomini e donne per farli innamorare tra loro. No, wait… do you know Cupido?

In apertura foto di Erol Ahmed su Unsplash