«Ecco perché ho abbandonato Milano per trasferirmi a Capri». È la conclusione del discorso che avrei voluto fare lunedì mattina al mio capo di ritorno da un weekend a Capri. È il discorso che vorreste (e farete?) anche voi, dopo una tre giorni autunnale sull’isola campana che profuma di pizzette e limoni opsss limoncello h24. Astenersi miscredenti, topi di città e tutti coloro che hanno pensionato il costume da bagno da un pezzo. Queste sono le 7 cose da fare, vedere, mangiare a Capri. O, più semplicemente, l'elenco dei motivi - giustificatissimi - di licenziamento.

1. Raggiungere il centro di Capri con un taxi cabriolet. Dopo essere approdati al porto di Capri in traghetto o aliscafo, il taxi decappottabile è il mezzo più chic per arrivare di fronte al vostro hotel. Sophia Loren chi??? Mentre il vento vi scompiglierà i capelli ed il cabrio sfreccerà arrampicandosi tra i tornanti dell’isola, vi sentirete delle provette dive dei Fifties. Consigliatissimi foulard + occhialone da sole, ça va sens dire.

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2. Pranzare sotto la limonaia dell’Hotel Syrene a Capri. Lemon is in the air… e nel vostro piatto. Scialatelli alle cozze, polpo arrosto e uno (ma anche due, tre…) calici di Capri bianco sono le uniche paroline magiche da pronunciare quando l’orologio segna le 13:30. Condite il tutto con la brezza agrumata delle “cupole” di alberi di limoni sopra di voi e avrete una real Capri experience.

3. Acquistare un paio di sandali personalizzati in una boutique di Capri. Dalla suola con le proprie iniziali alla scelta del “gioiello” per uno scintillio tra le viuzze del centro assicurato. Sandaletti (pon-pon multicolor compresi) e cappelli di paglia anche in autunno. L’estate a Capri non dorme mai, idem gli artigiani campani che confezionano quotidianamente una miriade di scarpe e copricapi da coup de coeur i-m-m-e-d-i-a-t-o.

4. Fare una pausa merenda alla Gelateria Buonocore di Capri. Noi vi consigliamo questo posticino da capatina obbligatoria, ma sarà impossibile non notarlo tra le stradine di Capri. Il motivo? La fila di avventori affamati e il profumo martellante di cialda del cono fatta sul momento. Se la glicemia è già alle stelle, potrete ripiegare la vostra “voglia di qualcosa di buono” su una succulenta pizzetta napoletana o una frittatina di pasta. Tanto in hotel la bilancia non c’è...

5. Perdere il senno nella Sala delle Tentazioni del Ristorante Il Riccio ad Anacapri. SPOILER: astenersi deboli di cuore e cuori dal debole per i dessert. Questa stanza peccaminosa è tutto ciò per cui avete sempre pregato il dio della pasticceria. Babà ripieni di soffice crema, capresine al limone e cioccolato, pastiere mignon, tartellette, sfoglie ricce e lisce, tortini cuore caldo, tiramisù in barattolo, torte ricotta e pera… ancora? Sì, ancora. Ché, oltre a questo panorama dolcissimo, dal terrazzo del Ristorante Il Riccio ad Anacapri c’è una vista mozzafiato proprio a picco sul mare.

6. Fare trekking tra i Faraglioni di Capri. Tra un crocché e una tazzulella di caffè, il vostro fine settimana a Capri non si può concludere senza aver fatto una scarpinata tra i sentieri dell’isolotto. Dalla passeggiata del Pizzolungo, dove in pochi chilometri vedrete il passaggio mutare tra le diverse sfumature di verde e di azzurro con una vista sorprendente sui Faraglioni e la Penisola Sorrentina. Al percorso che conduce alla Grotta di Matermania, un antro dove venivano celebrati ancestrali riti dedicati al Dio Mitra. E ancora, il Belvedere di Punta Tragara e il Sentiero dei Fortini, una delle passeggiate più spettacolari di Capri. Un percorso che costeggia il mare dalla Grotta Azzurra al Faro di Punta Carena tra rocce, promontori e baie dalle acque turchesi. Sul cammino si trovano Orrico, Pino e Mesola, i tre fortini che un tempo servivano alla difesa di Capri. Tra le ville lungo il percorso c'è anche la “Casa come me” di Curzio Malaparte. Lo scrittore a cui è dedicato il celebre Premio Malaparte (riconoscimento letterario che dopo 13 anni di stallo è rinato grazie a Ferrarelle, unico sponsor del premio - fece costruire questa casa, considerata un capolavoro dell'architettura moderna, sul panoramico costone di Capo Masulllo.

7. Svegliarsi all’alba per scendere in spiaggia a Capri con le prime luci del sole. Il cambio di stagione, a Capri, non si fa mica in autunno. Ottobre e novembre sono i mesi perfetti per godere delle acque cristalline dell’isola e rimandare l’estremo saluto con il bikini fidato che vi ha accompagnato durante tutte le ferie estive. Occhi “impastati” e hangover da limoncello della sera prima non vi scoraggino dal puntare la sveglia alle 6 del mattino, il mare vi ricompenserà…e anche una bella fetta di delizia al limone gustata direttamente sul bagnasciuga.