Il Santuario Pelagos è per eccellenza l’angolo della biodiversità del Mediterraneo: ci vivono 12 tipi di cetacei e 8.500 specie marine, più o meno il 20% di quelle esistenti al mondo. È una zona a nord-ovest, creata grazie a un accordo del 1999 tra Italia, Principato di Monaco e Francia per la protezione dei mammiferi, rotta di uccelli migratori e vero paradiso marino. Purtroppo invasa da tanta, troppa plastica. Gli ultimi dati WWF parlano di 1,3 milioni di frammenti: le tartarughe marine sono quelle che più ne subiscono le conseguenze con danni irrimediabili.
In questo scenario allarmante e bellissimo l’architetto italiano Angelo Renna, 36 anni, fiorentino ma di casa ad Amsterdam, ha deciso di realizzare il suo visionario progetto, Sweep Island. Un’isola artificiale (10 metri di diametro e 8 di altezza totale) composta da due parti: il “vascello”, una sorta di laboratorio galleggiante dove ricreare un habitat naturale di flora e fauna, e, connesso alla parte sottostante, un “collettore” che intercetta materiali inorganici.
Renna sta lavorando al prototipo: nei prossimi mesi farà i primi test in mare e spera di mettere presto in acqua la sua isola dei sogni (angelorenna.com).