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Schloss Ambras ©Zoonar GmbH Alamy Stock Photo

Un dono d’amore, un pegno unico nel suo genere, simbolo di coraggio e romantica ribellione, dedica a una donna straordinaria. È il castello di Ambras e si erge in Austria, precisamente a Innsbruck, dalla prima metà del Cinquecento. Costruito per volere dell’arciduca Ferdinando II e donato alla sua giovane moglie Philippine Welser, figlia di un mercante, quindi abbiente, ma senza sangue blu. Nemmeno una goccia. Eppure queste caratteristiche non fermano la passione di Ferdinando per Philippine, come usano chiamarla in Tirolo. Tanto che i due decidono di sposarsi in segreto nel 1557, in quel di Březnice, in Repubblica Ceca, protetti dalla fedele zia della sposa Caterina di Lokšany, la cui dimora è sede di passaggio per la dinastia imperiale.

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Tra le verdi colline e montagne selvagge

Schloss Ambras ©Innsbruck Tourismus_Christof Lackner
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Stanza da bagno di Philippine Welser ©KHM Museumsverband
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Castello Ambras ©Innsbruck-Tourismus_Christof Lackner
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Camera delle meraviglie Schloss Ambras ©KHM Museumsverband

Tra le verdi colline e montagne selvagge

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Schloss Ambras ©Innsbruck Tourismus_Christof Lackner

A proposito, tra le verdi colline e montagne selvagge, ricche di ossigeno dell’Austria, l’imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando I, il padre dello sposo, scopre l’accordo nuziale morganatico della coppia e, anziché ribellarsi concede il perdono al figlio, a patto che l’unione rimanesse segreta e che i figli fossero esclusi dalla successione degli Asburgo. Così i due si trasferiscono nelle ampie e maestose sale della dimora di Ambras, una bicocca per due sotto forma di schloss (il castello in lingua tedesca).

Ambras,il primo museo al mondo

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Camera delle meraviglie Schloss Ambras ©KHM Museumsverband

Le facciate bianche, le ampie vetrate i soffitti alti e gli interni rinascimentali, ospitano oggi come allora tutto il meglio che il territorio austriaco può offrire. Come l’arte, la quale permette subito di nominare Ambras il primo museo al mondo, grazie all’intuito dei due amanti, in particolare di Philippine, donna, come si vedrà, dai grandi interessi, punto di riferimento per le quote rosa del periodo. Non è certo un segreto, dunque, che i coniugi amino particolarmente la pittura e i pennelli a loro contemporanei. Ebbene, alcuni dei loro capolavori sono visitabili presso la Galleria dei ritratti asburgici.

Un parco di 20 ettari

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Castello Ambras ©Innsbruck-Tourismus_Christof Lackner

E poi c’è il maniero, abbracciato da giardini in stile rinascimentale dove è facilmente possibile immaginare i lunghi capelli di Philippine vibrare per via del frizzante vento estivo tirolese. La visita poi prosegue nella sala dell’Armeria e presso la Camera dell’Arte e delle Curiosità. Cultura ad ampio spettro. Ferdinando, inoltre, fa costruire nel Castello Inferiore una camera delle meraviglie (Kunst- und Wunderkammer) per ospitare gli oggetti più preziosi della sua collezione. Ma non c’è da stupirsi. Non solo perché l’Austria e il suo popolo offrono da sempre luoghi di contemplazione, ma anche perché Ferdinando e Philippine Welser vengono cresciuti con l’obiettivo di portare bellezza nella propria vita, per trasmetterla agli altri. Ne è un altro esempio il parco di 20 ettari che circonda la tenuta, definito “una sintesi di arti”. Già all’epoca ospita una cascata artificiale, che ancora adesso delizia i visitatori. Secondo i documenti, i vasti giardini sono già in quegli anni colmi di flora e fauna, e non mancano serre, stagni per la pesca, vigneti e riserve di selvaggina. La duchessa era infatti mossa da una curiosità appassionata per molte arti e non solo quelle tradizionali. Tra queste spicca una forte passione per la scienza e le erbe medicinali, con cui si dedica a opere di carità e alla cura dei malati, oltre che a utilizzarle in cucina. Pare che il suo gulasch fosse un’opera d’arte culinaria. A Philippine, inoltre, viene attribuito anche un libro sulla cucina del tempo.

I bagni di Philippine Welser

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Stanza da bagno di Philippine Welser ©KHM Museumsverband

La sposa di Ferdinando, infatti, è attenta anche alle tendenze d’arredo del suo tempo e unisce alla tradizione un gusto all’avanguardia. Lo dimostra una zona in particolare del castello: l’ala dedicata ai bagni di Philippine Welser. Opulento per l’epoca , il bagno rappresenta uno dei luoghi più cari alla duchessa. Tanto da immaginarselo lei stessa e poi farselo realizzare. La vasca viene descritta come profonda 1,60 metri, riscaldata non solo con una stufa, ma anche con pietre calde, in modo da rilasciare ancora più calore. E poi nella routine rilassante di Philippine vengono aggiunte le ormai note erbe, passione della duchessa, con lo scopo di curare, rilassare. Del resto portare avanti un luogo ameno come il castello di Ambras non è cosa facile. Specialmente se si vive un amore segreto. Tale fino al 1576, quando grazie all’ordinazione cardinalizia del primogenito - la coppia ha quattro figli, di cui due gemelli morti in tenera età - l’unione fu riconosciuta dal Papa. Libertà di amare ed essere amati. Già, proprio così. Moglie e marito, grazie alle loro virtù e un’apertura mentale non proprio dell’epoca, figuriamoci per le famiglie imperiali poi, riescono a farsi sposare anche dal popolo austriaco che li valorizzerà nella contemporaneità, prendendosi cura della loro storia e dei beni, come il Castello di Ambras, che la rappresentano.

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