SELFIE - Renzi vorrebbe che se ne facesse uno anche l'Europa. E non entusiasma pensare al poco edificante gruppo di famiglia che verrebbe fuori. Quanto a noi, siamo già tutti online. L'autoscatto dilaga nella Rete. Gratificati e promossi da una pioggia di like, viviamo in posa felici e taggati, per guardarci e farci guardare, esserci e farlo sapere. Ma in foto, siamo davvero sicuri di sapere chi c’è? Un titolo per guardare oltre l’immagine: Vai pure, di Carla Lonzi (et/al./edizioni, 12 euro, 133 pagine).

Piace: ai voyeuristi dell'autoscatto; a chi non ha paura di guardare alle ambiguità dei sentimenti; a quelle che non ne possono più di sorridere in foto senza capire bene il perché.

Personaggi in ordine di apparizione: una coppia al capolinea dell'amore: Carla Lonzi, filosofa, critica d’arte e autrice del libro; il suo compagno, lo scultore Pietro Consagra. Due mondi inconciliabili che si osservano e si raccontano – per l'ultima volta insieme - in un dialogo destinato a durare quattro giorni. Il risultato è un confronto registrato, che non doveva essere pubblicato e invece lo è stato, "per spezzare l'omertà di un rapporto". Un tracciato dei punti che separano una donna e un uomo che si cercano, incapaci di trovarsi. L'istantanea di un addio.

L'incipit:
Pietro - «Tu mi dicevi che sono poco appassionato con te, poco attento, poco affettuoso con te di questi tempi. Sì, ti voglio molto bene, ma il fatto che sono un po' più distratto, forse un po' più silenzioso, forse un po' malinconico, ho un tipo di angoscia generale, ho questo fermo nella voglia di fare, forse dipende da tantissime cose che neanch'io mi so spiegare, però esistono (...) la vita a due adesso la stiamo facendo un po' stanchi (...) Io mi presento come un tradizionale mentre tu ti presenti con delle esigenze nuove, e allora tu con le esigenze nuove...».
Carla - «No, non sono le esigenze nuove, sono le mie esigenze (...). Ora io non ho intenzione di cedere, naturalmente, e mi rendo conto del perché poi una donna può cedere. Perché il bisogno di autonomia entra in un tale contrasto col bisogno di amore, e il bisogno di amore è sentito così forte che prende il sopravvento sul bisogno di autonomia. Però questa è la fine».
Pietro - «E' la fine della donna».

Scaffale: Selfie ante litteram (con Lenzi e Consagra in primo piano in uno scatto degli anni Ottanta, persino la copertina di Vai pure lo è), o Confessioni molto intime.

Modalità di lettura: per entrare nel mood, due canzoni: Ramblin' Woman, di Cat Power, confessione di una donna incapace di coltivare il suo amore; How Soon Is Now, degli Smiths: «Quando dici che sta per succedere "ora"/ecco, cosa intendi esattamente?/guarda ho già aspettato troppo a lungo/e ogni mia speranza è perduta/chiudi quella bocca/come puoi dire/che prendo le cose nel modo sbagliato/sono un uomo/e ho bisogno di essere amato/come qualunque altra persona».

Segnalibro: a pagina 63. «Non si capisce perché nascono le crisi, che spunto prendono, se da voglie organiche, da voglie intellettuali o da incidenti volontari. Perché ogni tanto siamo così sereni, e la vita ci sembra a posto, senza inciampi. Tutto a un tratto scopriamo invece che sarebbe meglio non vivere insieme, vederci ogni tanto, lasciarci anche definitivamente. (...) Però poi, quando hai sfogato questo bisogno di parlarne e ti viene un momento di serenità, c'è il sole, c'è la giornata limpida, c'è la tranquillità della casa, tutto sembra assurdo e sembra che la cosa più bella sia quella di stare insieme».

Che cosa comprare dopo: Quando Marina Abramovic morirà, di James Westcott (Johan & Levi, 32 euro, 350 pagine) dirompente biografia con funeral-performance inclusa e relative anticipazioni dell'artista, che ipotizza l'autoscatto dell'addio: «Tutti coloro che parteciperanno alla cerimonia finale dovranno essere informati che non devono vestirsi di nero e che si incoraggia l'uso di qualsiasi altro colore. (…) Per l'inizio della cerimonia voglio che Antony di Antony and the Johnsons canti My Way di Frank Sinatra. La cerimonia sarà insieme una celebrazione della vita e della morte. A termine seguirà una festa con una grande torta di marzapane che avrà la forma e le sembianze del mio corpo». Ma non basterà una bara sola: per "quel giorno" Marina ne avrebbe già disposte tre. Da seppellire separatamente una in America, una in Europa e una in Asia, e senza che si sappia con certezza quale sia quella vera.

Bookcrossing: possibile cedere una copia di Vai pure solo in cambio di n. 1 copie di Viva la vida!, di Pino Cacucci (Feltrinelli, 8 euro, 80 pagine): in un monologo immaginario la pittrice messicana Frida Kahlo racconta se stessa, la sua terra, «il lento avvelenamento senza fine» dell'amore per Diego Rivera.

Note a margine: un altro imperdibile autoscatto della vita a due, delle sue aspirazioni e dei suoi compromessi, lo consigliamo noi di Marie Claire. "The Mistress Contract", di She & He (Serpent's Tail, 9,99 £, 216 pagine), è un piccolo libro nato, come quello della Lonzi, dalla trascrizione dei dialoghi di una coppia, che per dare fiato alla relazione sceglie di mantenere case separate, regolando con un contratto i reciproci doveri coniugali, dal sesso all'assegno di mantenimento per lei, prima amante e poi compagna di vita. Si può dare un prezzo all'amore? Da questa domanda è scaturita una lunga riflessione il cui risultato è un curioso memoir, trasformato da Abi Morgan (sceneggiatrice di "The Hour" e "The Iron Lady") in uno spettacolo teatrale che la scorsa stagione il Royal Court Theatre di Londra ha tenuto tre mesi in cartellone. Di She e He invece non si sa molto, di sicuro che sono tutt'ora felicemente insieme, 88 anni lei, 93 lui, e che il patto ha funzionato, e l'amore pure.

Bookstagrams, bookblog per booklover spericolati, ha per protagonisti i librai. L'obiettivo: trasformare parole, idee e fatti in (inattesi) link verso i loro (e i nostri) libri del cuore. I titoli di questa settimana sono stati scelti e commentati da Michela Santoro, libreria Idrusa, via Carlo Sangiovanni 20, Alessano (Lecce).