IN VIAGGIO DA SOLE - Più che un modo per fare turismo, un modo di essere e di sentire. Più che un tentativo per sfuggire la routine, una necessità. Lo dicono le statistiche: sono in aumento le "viaggiatrici solitarie", in vacanza e nella vita. In un Paese dove un matrimonio su tre finisce in divorzio, e dove le ventenni più che alla famiglia puntano a un lavoro, è single il 15,5 per cento delle donne, contro l'11,6 dei maschi. Sono quattro milioni di "ragazze" abituate a portarsi la valigia, e il numero è destinato ad aumentare. Un libro per non stupirsi e continuare a marciare: Come un respiro interrotto, di Fabio Stassi (Sellerio, 16 euro, 308 pagine).

Piace: a chi pensa che la solitudine non sia un tabù ma una categoria dell'anima.

Racconta: il lungo tragitto di Soledad, donna di grande sentire, modesta fortuna e luminosi talenti, e attraverso la sua storia gli entusiasmi, le crisi e le disillusioni della generazione giovane negli anni Settanta. Dotata di una voce meravigliosa, circondata da amici, amori, da una esuberante e disordinata famiglia, "Sole" incatena a sé chi la sente cantare ma è incapace di fermarsi; appare, scompare: occupa la scena ma, incapsulata nella sua solitudine, sembra appartenere a un indecifrabile altrove.

Tre ragioni per sceglierlo: l'autore: con la vocazione del cantastorie, è il più latinoamericano tra i nostri scrittori; il respiro del racconto: profondo, ritmato, ininterrotto; una canzone argentina, Alfonsina y el mar. Soledad la canta all'inizio del libro ed è il motivo conduttore di tutto il romanzo. Scritta dal poeta Félix Luna, è dedicata ad Alfonsina Storni, giornalista e poetessa negli anni Trenta, destinata a muoversi controcorrente anche a prezzo della solitudine. Da ascoltare, bellissima, nell'interpretazione di Mercedes Sosa.

Modalità di lettura: Accorata. Altri titoli per la playlist di sottofondo: Vuelvo al sur, di Caetano Veloso; Samba em preludio, di Esperanza Spalding.

Segnalibro: a pagina 51. "In quel periodo, se qualcuno mi avesse chiesto come mi sentivo, avrei risposto come una nave imprigionata nei ghiacci. Da bambina, mia madre mi aveva raccontato la storia della spedizione di un capitano norvegese che per conquistare il Polo Nord si era costruito un vascello con il legno più solido che conosceva, lo aveva riempito di viveri, poi si era lasciato intrappolare dalla banchisa artica. Le correnti gelate lo avrebbero trascinato fino alla cima del mondo insieme ai giganteschi blocchi di ghiaccio di cui era diventato parte. Non importava il tempo che ci sarebbe voluto, poteva resistere fino a sei anni.
Non sapevo ancora di che legno fossi fatta, ma ero certa che esisteva nel mio corpo un punto dal quale si diramava il freddo che provavo, un centro che avrei voluto raggiungere, e scoprire. Valeva anche per me il piano di quel capitano: per arrivarci, dovevo farmi avvolgere dal gelo, rallentare il respiro, lasciarmi ibernare e sfruttare la lenta deriva sotterranea. (...) Ma niente assicurava il successo della mia spedizione. Il capitano norvegese aveva dovuto arrendersi un anni e mezzo dopo la sua partenza e affrontare una lunga e avventurosa marcia di ritorno. Io ebbi paura di restare congelata per sempre".

Colpo di fulmine: per Matteo, la voce narrante, l'amico più caro, l'amore mancato, destinato a inseguire Sole fino alla fine, fino alla fine senza successo. «Non mi sarebbe dispiaciuto continuare a camminare con questa ragazza. Anche senza dire una parola. Sembrava una cosa semplice».

Scaffale: accanto a un altro libro di emozioni e di diversa solitudine, Sangue negli occhi (La Nuova Frontiera, 16 euro, 160 pagine), di Lina Meruane, amata da Bolaño e tra le voci più significative della letteratura cilena contemporanea. D'improvviso, durante una festa, il mondo scompare dallo sguardo di Lucina che, immersa nel buio della cecità, riversa il suo smarrimento sul mondo che la circonda, scivolando in un vortice di isolamento e frustrazione.

Che cosa comprare dopo: Marguerite, di Sandra Petrignani (Neri Pozza, 16 euro, 212 pagine), la vita di un'irregolare di genio, la scrittrice Marguerite Duras, raccontata in forma di romanzo.

Bookcrossing: possibile cedere una copia di Come un respiro interrotto solo in cambio di n. 1 copie de Gli addii, dell'uruguaiano Juan Carlos Onetti (Sur, 14 euro, 131 pagine), ricercato e sobrio nel raccontare l'abisso e "la disperazione contenuta e senza sforzo" del protagonista di questo piccolo libro perfetto e l'ultima tappa di un viaggio. "Lo vedevo riempire il bicchiere e svuotarlo in silenzio, di profilo, con i gomiti sul bancone, mentre combatteva con l'idea che neppure le cose passate si possono conservare immutabili, che le orecchie più torpide devono ascoltare il rumore della sabbiolina che i fatti del passato scavano per scendere, allontanarsi, mutare, rimanere vivi".

Bookstagrams, bookblog per booklover spericolati, ha per protagonisti i librai. L'obiettivo: trasformare parole, idee e fatti in (inattesi) link verso i loro (e i nostri) libri del cuore. I titoli di questa settimana sono stati scelti e commentati da Fabrizio Piazza, libreria Modusvivendi, via Quintino Sella 79, Palermo.