Cosa si nasconde in quel perimetro di quattro centimetri per quattro, pennellati di lattementa, vellutati all’interno, sfiorati all’esterno, che è una scatola di gioielli Tiffany & Co.? Che suono fa mentre una coppia di polpastrelli emozionati la schiude, sognando, tremando, balbettando? Quanti secondi passano prima che la luce di un diamante, di una colata di platino, di una pietra preziosa colpiscano l’iride (e il sorriso, poi) di chi guarda? Ce lo siamo chiesti osservando una vetrina, fisica o virtuale che sia, del gioielliere americano, magari addentando una brioche o sorseggiando un caffè lungo, come moderne Audrey Hepburn. Ci siamo chiesti quale magia celano gli anelli Tiffany & Co. più famosi, di chi sono le mani che li creano, le menti che li disegnano, le bocche che li raccontano, facendoci sognare di poterli toccare, indossare, possedere. A queste domande, oggi, la maison fondata nel 1837 a New York, ha deciso di dare risposta. Con una controproposta. Un appuntamento su misura per scoprire direttamente in boutique, attraverso lo schermo di un computer, o nel salotto di casa propria (o della villa delle vacanze dove si sta soggiornando) come nascono i gioielli Tiffany & Co.

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Everything is possible è il nome del nuovo servizio di Tiffany & Co. nato per soddisfare i vizi/capricci/desideri di chi desidera toccare con mano i meravigliosi pezzi unici di alta gioielleria, e farlo ovunque si voglia. Un viaggio tailor made, che è possibile compiere anche da remoto, attraverso i gioielli più esclusivi del mondo per scoprirne i segreti insieme a un gemmologo d’eccezione. Dai retroscena delle gemme di colore alle tecniche che gli artigiani di Tiffany utilizzano per la creazione di ogni gioiello, questa e ogni domanda - più o meno frivola, più o meno tecnica - sarà svelata durante i rendez-vous ad altissimo tasso di lussuria (e luccichìo). “La lucentezza e il colore delle gemme di colore sono gli stessi oggi come lo erano migliaia di anni fa e lo saranno per migliaia di anni a venire. In un mondo di continui cambiamenti, questa certezza ha un fascino speciale”, raccontava George Frederick Kunz, storico capo gemmologo di Tiffany & Co. Molte delle pietre che Tiffany ha scoperto nella storia come la tanzanite, la kunzite (che prende il nome proprio da George Kunz), la morganite o la tsavorite sono ancora oggi protagoniste delle collezioni di alta gioielleria che è possibile ammirare da oggi anche dall’Italia. Tra i gioielli disponibili, il bracciale e l’anello in platino con diamanti e tsavorite, una pietra dal colore verde intenso, il bracciale creato con eleganti petali di zaffiri rosa, gli orecchini in platino con diamanti e tanzaniti, la collana in platino e oro giallo con diamanti e turchesi e il bracciale con pavé di diamanti, entrambi disegnati dal genio di Jean Schlumberger per Tiffany & Co. “Questi gioielli sono pensati per essere indossati ogni giorno e non solo nelle occasioni speciali perfettamente integrati nella vita delle donne che li indossano”, racconta Reed Krakoff, Chief Artistic Officer di Tiffany & Co. “E’ la fusione di forme classiche, diamanti di diversi tagli e gemme di colore che li rende adatti ad essere indossati ogni giorno”.

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