5 ore, 28 stud, 1,3 metri quadrati di nappa sofficissima e i polpastrelli più delicati dell’alto artigianato italiano. Nasce così, così si fa per dire, semplicisticamente, la borsa battezzata all’anagrafe della couture made in Italy con il nome di Valentino Garavani Roman Stud top handle bag. Presentata in occasione della sfilata Primavera Estate 2021 Valentino Collezione Milano, lo scrigno à porter immaginato da Pierpaolo Piccioli celebra i primi 10 anni della collezione Rockstud, emblema contemporaneo della maison romana.

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Valentino Garavani

Un tributo al bugnato dei palazzi romani, ovvero la tipica lavorazione appuntita dei blocchi di pietre delle facciate antichissime, una declinazione formato macro all’iconica borchia oro che si è riversata a cascata su accessori e piccola pelletteria iconizzando l’ultima decade di Valentino. Quel romanticismo punk professato da Piccioli di collezione in collezione si fonde, fa l’amore, viene ricamato insieme alla potente tradizione artigiana che umanizza ogni applicazione, ogni pennellata, ogni su e giù di un ago. Gesti che si possono ascoltare, come un ossimoro, guardando il secondo capitolo di Mastery Tales, il ciclo di instant movie dall'effetto ASMR, dedicati al savoir-faire di Maison, che oggi celebra la borsa Roman Stud top handle dall’inizio alla fine della sua creazione, dal primo tratto di matita su carta all’ultima carezza prima di chiudere la scatola rossa dentro cui si nasconde. Prima che un nuova mano ne schiuderà la magia, per rivivere, magnificare, tramandare quelle 5 ore, 28 stud, 1,3 metri quadrati di nappa...

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Valentino Garavani / Michael BG
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