Okay, sì, sapevamo prima o poi sarebbe successo. E, mentre leggiamo, il mondo ha già compiuto un piccolo giro rivoluzionario su se stesso. Due colossi, due pionieri, due delle più grandi icone pop-olari mai esistite hanno appena firmato un contratto di matrimonio con comunione di beni destinato a sovvertire - potenzialmente quantomeno - le sorti delle nostre giornate. Facebook, Inc. e Ray-Ban hanno appena lanciato gli smart glasses Ray-Ban Stories, ovvero il paio di occhiali che assembla e celebra in modo esponenziale le caratteristiche fondanti le due maison. L’avanguardia nella tecnologia da un lato e la storia della moda à voir in costante evoluzione dall’altro. In sintesi, una linea di occhiali da vista e da sole “telecomandati” a voce o in punta di polpastrello con cui poter scattare foto, registrare video, ascoltare podcast, fare telefonate, condividere su ogni social network vi venga in mente. “Questo prodotto rappresenta un punto di svolta e dimostra che i consumatori non sono costretti a scegliere tra tecnologia e moda: possono vivere appieno ogni momento e rimanere connessi, tutto questo indossando i loro occhiali preferiti” ha raccontato Rocco Basilico, Chief Wearables Officer di EssilorLuxottica, capogruppo di Ray-Ban. “Il nostro approccio esclusivo, che coniuga decenni di eccellenti lavorazioni artigianali, spirito di innovazione e impegno a proporre solo tecnologie all’avanguardia, ci ha permesso di creare dispositivi wearable che tutti ameranno indossare.” I modelli di occhiali Ray-Ban protagonisti della collabo sono i più amati sin dalla loro nascita negli anni 50, i Wayfarer e Wayfarer Large, i Round e i Meteor, disponibili con lenti da sole, da vista, polarizzate, sfumate, Transitions e neutre. L’unica “differenza” è il peso, solo 5 grammi in più, per contenere la tecnologia che permetterà di “rimanere in contatto con il mondo e vivere intensamente i momenti più importanti della vita, senza rinunciare allo stile” per dirla con le parole di Andrew Bosworth, Vice Presidente di Facebook Reality Labs.

preview for Mark Zuckerberg racconta gli smart glasses di Ray-Ban e Facebook

Ma facciamoci un po’ di domande e diamoci un po’ di risposte. Come funzionano gli occhiali Ray-Ban Stories? Integrano due fotocamere da 5 Megapixel con funzionalità foto e video collocate sulla montatura frontale, sul lato è presente anche un led bianco che si accede ogni volta che si scatta o si fa una ripresa video (info importante per la precauzione della privacy altrui). La dual camera si attiva con un touch o dicendo: “Hey Facebook…”. La stanghetta sinistra integra il pulsante a scorrimento per l’accensione e lo spegnimento degli occhiali, e con uno o più tocchi sarà possibile gestire la riproduzione audio, le chiamate e il volume. Gli auricolari open-ear inseriti nelle asticelle laterali danno la possibilità di ascoltare gli audio o di parlare al telefono attraverso tre microfoni che riproducono suoni e voce in alta qualità. Lo spazio di archiviazione è di circa 8 GB e complessivamente si possono archiviare più di 500 foto o 30 video (ciascuno da massimo 30 secondi). Il sistema di ricarica è integrato direttamente nella custodia degli occhiali, basta collegarla alla presa sfruttando la porta USB, e garantisce circa 6 ore di autonomia. Il lancio è accompagnato da quello di un’app integrativa, Facebook View (per iOS e Android), che servirà a importare, modificare e condividere in modo semplice i contenuti acquisiti con gli smart glasses, con la possibilità di caricarli su tutte le app social installate sullo smartphone: Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger, Twitter, TikTok, Snapchat, eccetera. Ovviamente previa autorizzazione su smartphone. Quanto costano? Il prezzo al pubblico parte da 329 euro presso i negozi Ray-Ban e sul sito ray-ban.com, mentre partire dal 13 settembre saranno disponibili anche presso alcuni punti vendita Luxottica tra cui SunglassHut, LensCrafters, OPSM, David Clulow e Salmoiraghi & Viganò e a seguire presso selezionati punti vendita wholesale.

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