C’è suola rossa e suola rossa, ça va sans dire. Questo il résumé della richiesta (bocciata!) espressa da Christian Louboutin alla Corte Amministrativa Federale Elvetica in tutela di autenticità e originalità del brand francese di scarpe più famoso al mondo. La sentenza, negativa, del collegio giudicante svizzero, composto da tre magistrati, recita più o meno così:

«Una rilevante fetta di pubblico (ovvero quei clienti, per lo più di sesso femminile, con un senso della moda leggermente più elevato della media) percepiscono le suole colorate, o in questo caso rosse, sulle scarpe da donna con i tacchi alti principalmente come un elemento decorativo, e non come un brand».

Cari svizzeri, non sarà mica un caso che Unione Europea, Cina, Australia, Russia, Ucraina, Monaco, Singapore e Norvegia abbiano in passato giudicato le scarpe Louboutin meritevoli di protezione? Un esempio tangibile: nel 2012, una corte d'appello federale degli Stati Uniti, nell'ambito della gestione di un contenzioso che coinvolgeva il marchio di moda Yves Saint Laurent, aveva deciso che le suole rosse che contraddistinguono le scarpe di Christian Louboutin fossero caratteristiche utili per meritare la protezione dei marchi di fabbrica. Eppure, dopo le numerose battaglie degli ultimi anni per tutelare un minimo del suo patrimonio, copiatissimo nella suola rouge ma non imitabile in fattura e stile, Louboutin si trova così ancora una volta minato rispetto a contraffazioni e copie carbone. Il tribunale svizzero tiene a precisare ugualmente che Louboutin può presentare ricorso presso la corte di più alto grado del Paese del centro Europa.

Vi terremo aggiornati ma nel frattempo ecco 5 momenti topici della storia del costume diventati tali grazie a un paio di super pumps firmate Christian Louboutin. Et voilà!

1. La versione restaurata del film Disney Cenerentola con scarpette Louboutin

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