Descrivere la semplicità in 71 looks è un paradosso? Il desiderio è l’ultimo lusso rimasto (davvero semplice)? La sfilata Haute Couture 2018/2019 di Dior si svela in questi key look simbolo del nuovo corso di Maria Grazia Chiuri. Maniche pipistrello per cappotti con i quali affrontare la notte (già minimale nel colore per volere di madre natura), abiti dalle silhouette disincantate e provenienti dalla scuola della couture (la mostra di Dior al Musée des Arts Décoratifs è un cadeau di ripetizioni per settembre).

preview for Dior Haute Couture

Velette, Costume Jewelry (aka la collezione iper-preziosa), bustier asciutti e canottiere smontate di cliché e rimontate in grazia, il tutto in una teca-museale di abiti bianchi che circondavano il pubblico. Maria Grazia Chiuri ha riletto le “regole ferree della Chambre Sindacale de la Haute Couture “i modelli originali devono essere disegnati dal couturier (…) gli abiti sono creati esclusivamente negli atelier” e ci ha consegnato il manuale dell’eleganza. Non a caso a chiudere lo show è Indira Scott, volto forgiato nella discrezione, lunghe treccine a sfiorare il long dress dalle nuance polverose. E per questo per nulla polverosa...