Lei è metà umbra, metà veneta – e di quelle regioni ha il riserbo apparente, sotto il quale si nasconde un vulcano di idee e suggestioni, lui arriva dalla ridente Romagna: Eva Fiorucci e Giacomo Baraldi sono gli stilisti di domani. A sancirlo non è stata la casualità, o un pronostico bonario di qualche parente premuroso, ma direttamente la NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti, che li ha selezionati tra i migliori studenti arrivati al raggiungimento del diploma, e li ha fatti sfilare durante Alta Roma, la manifestazione dedicata alla moda della capitale, la cui ultima edizione si è tenuta lo scorso gennaio. Ospiti alla decima casaMC in partnership con Airbnb Italia, insieme ad alcuni pezzi della loro collezione selezionati dal fashion director di Marie Claire Ivana Spernicelli, ci hanno raccontato la gestazione di questo progetto, sogni e timori di chi si affaccia, nel 2020, a un mondo difficile come quello della moda. A spingerli, motivazioni diverse: se per Giacomo Baraldi si tratta del "desiderio di portare avanti il sogno di mio padre, che lavorava nello stesso settore e si immaginava una moda al servizio della praticità e del confort", per Eva Fiorucci si è trattato di una terapia, una sorta di "percorso psicologico, attraverso il quale riuscivo a esprimere tutto ciò che avevo in testa, e non riuscivo a tradurre in altro modo". Due universi contrapposti e complementari i loro, che si esprimono attraverso lemmi che sembrano appartenere a due mondi diametralmente opposti: stampe floreali, colli imbottiti, calze in lana a rete, per Eva il mondo è a colori, a tinte forti, e guarda alle suggestioni già sognate da stiliste come Vivetta, mentre l'approccio all'outerwear di Giacomo è figlio anche di una sua esperienza in Stone Island, insieme al guru Carlo Rivetti. E i social? "Sono controtendenza", ammette il 25enne Baraldi "non li seguo, non li ho. Non mi interessa, non stimolano la mia creatività, e non voglio sentirmi involontariamente influenzato da qualcun altro, e altrettanto involontariamente imitarlo. La mia ispirazione la cerco nel contatto con il mondo esterno, con la natura, e con la pittura, che amo moltissimo". Un approccio purista e francescano, che, chissà, potrebbe essere la chiave di lettura di un domani lontano dagli schermi, affamati solo di vita reale...

Si ringraziano per il supporto a #casaMC, i momenti food & bevarage e lifestyle: Airbnb Italia, Banco BPM, Bevande Futuriste, Millefiori Milano, Venchi e Zushi Milano.