La “r” moscia di Marilena Sparasci balla da una farfalla all’altra. Le ha create a mano per la Cruise 2020 di Dior che a Lecce ha regalato la cartolina d’Italia più bella che potessimo aspettarci. Semplicemente: questa Italia toglie il fiato, volevamo rivederla. Anzi citiamo proprio l’artefice di questi dettagli preziosi “nel mio vocabolario non ho ancora immagazzinato un termine giusto per dire la mia sensazione di felicità”. Perché abbiamo bisogno di ritrovarci tutti in quella piazza salentina a veder sfilare il bello che, da Parigi dove Maria Grazia Chiuri continua a ravvivare il sogno Dior, si è unito all’arte antica del pizzo al tombolo, il ricamo dove i piccoli fusi ballano in un susseguirsi di passi minuscoli tra le mani di chi, come Marilena, conosce benissimo quel tempo. Era un evento annunciato, lo è stato: la sfilata di Dior a Lecce, patria di Maria Grazia Chiuri, è stato un appuntamento per chi non si è mai avvicinato a una sfilata, per chi segue la moda e la vuole sostenere e per chi ha bisogno di toccare con mano le proprie origini. “In questo periodo ho cercato di dare una nuova forma al lavoro insieme. Nonostante le difficoltà della distanza, assegnare una prospettiva alle giornate ci ha dato forza e immaginazione” ha dichiarato la Chiuri che si è lasciata ispirare dai testi dell’antropologo Ernesto De Martino, teorico di questo territorio.

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C'è stato molto di onirico nella Haute Couture grazie al film girato appositamente da Matteo Garrone e c'è stato molto di fisico in questa Cruise salentina. Una sfilata fisica (virtuale vs esperienziale, dibattito ancora aperto) anticipata dalla condivisione di luoghi e sprono a visitarli in sicurezza questa estate (dopo gli Uffizi è la volta delle bellezze artistiche di Lecce rientrare nel social storytelling di Chiara Ferragni). Richiami ai classici salentini riconvertiti a orgoglio nazionale (da indossare): come le Luminarie (reinterpretate dall'artista Marinella Senatore) diventate motivi per stampe e ricami con punto a giorno.

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La moda rallenta e vuole mettere sempre più sul piedistallo il contenuto: così, come per tutte le sfilate ideate da Maria Grazia Chiuri, anche questa volta in questa grande orchestra di talenti c'è stata una donna ispirazione, Marilena Sparasci che racconta in video, a casa sua, su un social (Youtube) tacciato di sterilizzare troppo, l'arte del tramandare e usare le mani come strumenti poetici. L'avremo visto così tante volte, in così tanti luoghi senza mai guardarlo per bene: quel fatto in Italia bello da morire.