Le donne di Joan Didion quando sono annoiate sprecano gocce di Joy, il profumo più costoso della storia. Le donne di Joan Didion vanno a fare la guerra in Sudamerica con le scarpe (su misura) italiane. Le donne di Joan Didion indossano tailleur di Chanel per il battesimo dei figli. Joan Didion ha 82 anni e una lunga serie di donne alle quali ha prestato voce, volto e spesso vizi presi direttamente dalla sua vita, in hotel ad Honolulu con una figlia di 10 anni che mangia frutta mai vista fuori da hotel a 5 stelle. Il mito della Didion è tornato, e non solo per le uscite letterarie italiane molto tardive (tra tutte: il maestoso Run River, il primo capolavoro della Didion). Ma quello che non si sarebbe aspettata Joan Didion-la-snob è che a 80 anni Céline la chiamasse per indossare un paio di occhiali neri e un bel dolcevita nero. Non si aspettava neppure che il magazine guru-delle-guru-it-girl, Man Repeller, per i suoi 82 anni, il 5 dicembre, le dedicasse un’ode allo stile, al lusso, all’eleganza costante (firmato da Haley Hahman).

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Impossibile riassumere il guardaroba perfetto e così significativo di una non solita ai red carpet di Hollywood (per quanto abbia scritto sceneggiature entrate nella storia). Dal suo appartamento sulla East 71st di Manhattan Joan Didion non guarda i numerosi profili instagram aperti in suo onore: anche se il più autorevole, Didiondoc (qui trovate le foto) è nato per seguire il making of del primo documentario su Joan Didion (il titolo sarà We Tell Ourselves Stories in Order to Live). E cosa le importa quando sa di essere la prima radical chic della storia? Per riassumere i suoi 82 anni di stile basta guardare questa foto: questa è Joan Didion, la più radical chic di tutti i tempi.

L’effetto delle old icone che tornano quali linfe vitali per una moda un po' troppo attaccata ai fenomeni delle stagioni (stile Gigi Hadid): lo sa bene Iris Apfel capace di diventare una Re-gina Mida molti anni dopo il suo effettivo periodo di influenza (anche su Jackie Kennedy). Lo sa meno bene Joan Didion che non ha fatto nulla per finire in prima pagina con quelle gonne lunghe anni Settanta, mai troppo hippie, sia mai (lei molto meno hippie per fede politica delle varie Jane Fonda), ancora meno per quella sigaretta perennemente in mano mentre gira le strade della California alla ricerca, letterale, delle falle del sistema (celebre nel suo White Album l'indagine sui costi folli delle centrali idriche californiane). Eppure più che mai ora è tornata a essere la donna più influente per chi rincorre lo stile annoiato, snob, chic, strafottente tanto è naturalmente radical.

C’è una lezione di stile con la quale Joan Didion stacca tutte, le è vicina solo Vanessa Redgrave, quasi coscritta (non a caso le due sono molto amiche): invecchiare ed esserne fiere. Abbassando i toni (sorry Iris) indossando camicie giganti da uomo e leggings neri per tenere ancora vivo il mito della scrittrice più snob d’America, portando l’orologio da uomo senza guardare l’ora (il polso della Didion è così minuto che il cinturino va dove vuole). Ma la lezione di stile di Joan Didion è quella che nessuno le ha mai chiesto ma che lei non ha mai cambiato di una virgola: costanza, costanza e costanza. Pochi capi ma per tutta la vita: maglioni da uomo grandi, usati come sciarpe, come scudi a un corpo minuscolo; T-shirt senza fronzoli, senza collier o spille (quelle le lascia alle eroine ubriache di Demcoracy) mai mai e poi mai svelare oltre alle ginocchia (lei che ha sempre avuto una silhouette più che appuntita) perché non c’è data anagrafica per la sobrietà e l’eleganza annoiata (causata da chi le chiede di essere musa).