C’era Marion Cotillard stranamente senza maglione-pigiama, c’era Amelia Windsor stranamente senza trasparenze da tachicardia reale, c’era Valeria Bruni Tedeschi stranamente scoppiata dalla Carlá (inter)nazionale. Il secondo giorno della Haute Couture di Parigi, il giorno in cui a sfilare in piena Île-de-France erano Armani Privé e Alexandre Vauthier, è il giorno in cui la poltroncina della prima fila dei runaway più attesi è stata scenografia dell’abbinamento meno atteso (e strano, sì) che ci si possa aspettare da una che è cresciuta (e ci ha cresciute) a pane e (finto) low profile. I jeans di Olivia Palermo alla settimana dell'alta moda di Parigi o, meglio, i jeans strappati (molto) di Olivia Palermo sono i denim con cui l’influencer (molto prima che il termine venisse coniato) ha indossato in pieno rigore Armani. Pensionando per una comparsata soltanto (?) smoking maschili cammello, boot cut sartoriali, maxi dress impalpabili. Storie couture che ce l'hanno fatta amare-odiare (per la nonchalance nell'indossarli nonostante l'altezza petite) sin dai primi Duemila.

Olivia Palermopinterest
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Scarpa bassa classy che classy non è, blazer over carta da zucchero che over non è, jeans skinny pulito che pulito non è: voilá l’outift 2018 di Olivia Palermo, regina dell’Upper East Side, regina dei dolcevita spessi e dei cappotti maxi. Non basta il lob mosso da manuale, l'accenno di pelliccia sul pullover cappuccino di Agnona, la corsa al toto illuminante su zigomi, fronte, naso, mento…, non basta l’allure da figlia di papà e moglie di marito (nello specifico il modello tedesco Johannes Huebl, marito di Olivia Palermo dal 2014). Forse, Olivia Palermo, per la prima volta in vita sua, ha semplicemente messo la prima cosa che ha trovato nell'armadio (ps: non ci crede nessuno).

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