Non le riuscirebbe neanche con una laurea bis alla Sorbonne e nemmeno con la babysitter in ferie, Charlotte Casiraghi ops sua altezza Charlotte Casiraghi gli scivoloni couture non li farebbe nemmeno sotto tortura, i vestiti brutti non li sceglierebbe nemmeno da bendata, i maquillage too much non li applicherebbe nemmeno se avesse a disposizione solo tavolozze da pagliaccio. Dopo settimane di quiete (mediatica), la principessa non del trono monegasco ma del gotha dell’understatement, raccoglie la tempesta del suo outfit così perfetto da essere banale, così ovvio da essere (in)aspettato. L’abito lungo di Charlotte Casiraghi alla presentazione della nuova collezione Montblanc 1858 a Ginevra è storia della moda donna 2018-infinito, è manifesto del low profile dal rendimento altissimo ops haute (couture).

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À côté di due pezzi da novanta del cinema francese (vedere al corpo ops alla voce Pierre Niney) e del cinema statunitense (suonare Jackman, Hugh Jackman), Charlotte Casiraghi e il suo chignon maledettamente ehm perfettamente scomposto endorsa il vestito in seta della collezione Stella McCartney Summer 2018 che accontenterebbe i gusti e i sogni di ogni donna a questo pianeta. Il satin navy scorre sul corpo della donna/divina/mamma di Raphaël Casiraghi, le spalline sottili si appoggiano al punto giusto sul décolleté della futura (?) moglie di Dimitri Rassam, il plissé alleggerisce gli scatti di troppo dei paparazzi, le scommesse di troppo su chi dava Charlotte Casiraghi e Brad Pitt coppia del secolo, in gara contro i Meghan Markle-Harry d’Inghilterra del caso.

Dopo averci insegnato a sfoderare la maglietta basic (e low low cost) alle sfilate che aspettiamo da secoli, dopo averci spiegato che gli abiti a sirena li possiamo portare anche nella realtà, non solo nelle nostre più luccicanti fantasie, oggi Charlotte Casiraghi ci bacchetta (amorevolmente) con un’ennesima tips che è uno stile di vita, la sua. Con un abito lungo semplice semplicissimo e, forse, proprio per questo difficile difficilissimo, Charlotte si dà al publique senza trombe squillanti, tappeti srotolati, fronzoli scatenati. Perché, per saltare gli ostacoli (rumor, rotture, patrigni scomodi…) bisogna volare basso ma galoppare in alto, tanto haute.