12 luglio 2000. Jennifer Lopez inventa Google Immagini. A metà serata dei Grammy Awards di quello stesso anno. La popstar più ascoltata dei Duemila, l’evento più atteso dei Duemila, il sito più cercato di sempre. Un po’ film distopico, un po’ commedia dell’assurdo, un po’ documentario sulla storia della moda, uno degli strumenti digitali che ci ha cambiato la vita lo dobbiamo a quel red carpet fra i gotha del music biz internazionale, lì dove Jennifer Lopez in abito verde Versace, Jungle Dress Versace per i certosini, diventa caso virale, quando il termine virale si usava solo tra le corsie degli ospedali. Jennifer Lopez indossa l’abito-velo XXL, dagli spacchi XXL, dalle palme stampare XXL e il mondo intero non fa altro che cercare ossessivamente sei parole chiave su Google: Grammy Awards Jennifer Lopez abito verde. Il motore di ricerca è talmente “intasato” dalle richieste degli utenti, che decide di dare vita a una piattaforma dalla capienza infinita dove stipare immagini di ogni tipo. Quella dell’it dress Versace di Jennifer Lopez in primis.

Versace - Runway - Milan Fashion Week Spring/Summer 2020pinterest
Vittorio Zunino Celotto//Getty Images
Il Jungle Dress Versace di Jennifer Lopez

È così che nasce il caso-pilota dell’abito Versace indossato in declinazioni riviste e corrette negli ultimi 20 anni. Dalla tutina skinny alla versione con cinturino cowboy in vita, fino all’ultima sfilata di Versace Primavera Estate 2020. A chiudere la passerella dai bagliori meneghini by Donatella, il jungle dress di Jennifer Lopez indossato da Jennifer Lopez, l’unica persona che obiettivamente poteva farlo. Fresca di incoronazione a Fashion Icon of the Year e di matrimonio minimal-tropical-chic, l’eterna ragazza On the 6 è la personificazione del verbo “falcare” la passerella con il paio di sandali tono su tono, palma su palma, listini 90s su tacco killer (ammaestrato).

Versace - Runway - Milan Fashion Week Spring/Summer 2020pinterest
Jacopo Raule//Getty Images
Il Jungle Dress Versace di Jennifer Lopez