Oversize, tessuto spesso comfy, colore non colore: dal vangelo secondo Rihanna il cappotto in pelle si declina senza sforzo caleidoscopico, ma solo con la potenza delle proporzioni. Nella notte londinese in uscita dal club Annibel, nella settimana che l’ha vista protagonista della vittoria con il suo brand Fenty ai Fashion Awards del British Fashion Council, l’ambasciatrice di Barbados ha sfoggiato un total black che è un breviario di stile & proporzioni. Che a Rihanna l’effetto over piaccia non è mai stato un mistero, anzi, ne ha fatto una cifra stilistica già mentre eravamo tutte intente a contare i centimetri dai cappotti slim fitted. Invece la popstar osava l’abbondanza di tessuto con una lungimiranza tale che alle soglie del 2020 Rihanna sembra già il futuro. Un futuro che sarà composto (forse) da un nuovo album, un futuro che (forse) la vedrà mamma (d’altronde non lo ha mai escluso, e nemmeno il fidanzato Hassan Jameel...), un futuro roseo sparkling con tutte le linee di luxurywear, beauty e lingerie che rispondono all’universo Fenty.

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Rihanna fashion entrepeneur, Rihanna stylist di come vorremmo vestirci domani, dopodomani e tra qualche era geologica, tanto lei ci arriverà sempre prima. Sulle pointy pumps che vanno a passo spedito verso il temuto ritorno dei 2000’s (li sentite bussare alla porta?) e sul pantalone di pelle di tendenza, morbido q.b. da accogliere le forme, Rihanna drappeggia una giacca over doppiata in eco-fur, avvolgente come la notte stessa. Ed è così che si reinventa un classico anni 80 come il montone eco, esasperandone i tratti peculiari e immergendolo in una colatura nero seppia che si confonde, rifrangendole, con le luci della notte. Ci voleva Rihanna look total black per anticipare/regalare/inventare un nuovo spunto degli outfit da sera 2020, ripescando da un armadio vintage quelle forme che credevamo esagerate. E che oggi Rihanna vivifica nella sua N-esima prova da pioniera di stile.