New York, Giugno 2013. L’ennesimo gala, l’ennesimo broncio, l’ennesimo long dress, l’ennesimo long dress nero. In uno scatto vintage Mary-Kate Olsen è la fotocopia di se stessa dagli anni Novanta a oggi. Un solo dettaglio, probabilmente, è fuori posto. O, meglio, così direbbe la gemella più famosa di Hollywood riguardandosi oggi. Regina del minimalismo snob insieme alla sorella Ashley, Mary-Kate Olsen sandali con plateau, altissimi, in velluto nero, con maxi fiocco alla caviglia, open toe e girocollo di perle ad abbracciare il tacco 10 è una visione decisamente inaspettata dalla donna in infradito couture, in sneakers vegane, in kitten heel costante.
Tutto quello che, forse, Mary-Kate Olsen oggi non indosserebbe più ai piedi è in primo piano in quell’istantanea #throwback agli anni in cui non era ancora “la signora Sarkozy”. Come una proiezione delle tendenze scarpe dell’estate 2020, i sandali alti, zeppati, monocromo, della co-stilista e co-fondatrice di The Row, moglie di Olivier Sarkozy (fratello del più famoso Nicolas) la foto di Mary-Kate Olsen annus domini 2013 è una macchina del tempo che parte dagli anni Settanta delle zeppe in vellutino, si ferma ai primi Duemila e ritorna ai giorni nostri. Quelli in cui alterniamo flat shoes da attico newyorchese e slingback da aperó disimpegnato, quelli in cui ritorniamo/rispolveriamo/ri-creditiamo il paio di sandali con plateau che stavamo per (s)vendere online...