Quattordici giorni, era questo il lasso di tempo che mancava prima che Lady Diana Spencer indossasse uno degli abiti da sposa destinati a diventare fra i più celebri della storia e si imbarcasse nel matrimonio reale più complicato del XX secolo, in competizione solo con quello di Edoardo VIII e Wallis Simpson (che almeno si amavano a vicenda). La giovanissima figlia dei visconti Althorp era piena di aspettative verso un futuro felice e divertente, immaginava che il suo sposo, il principe Carlo, l'avesse scelta come compagna di un fantastico viaggio e tutto in lei esprimeva l'impazienza di iniziarlo. L'ottimismo era una parte così importante della sua vita che nell'occasione in cui indossò questo abito speciale non le venne in mente neanche di sfuggita che la futura sposa dell'erede al trono avrebbe dovuto cominciare a rispettare il protocollo della Corona. Fu così che quel 15 luglio del 1981, Diana si vestì per partecipare al gala della Royal Academy of Arts con il suo fidanzato e pensò solo a essere molto bella. le riuscì, ma risultò anche molto sexy, una qualità che alle future madri degli eredi al trono è sconsigliato di perseguire dalla Corona inglese, almeno pubblicamente.

london   july 15 princess diana wears a diamante strap evening dress leaving the royal academy of arts on july 15, 1981 photo by david levensongetty imagespinterest
David Levenson//Getty Images

Diana indossava un abito blu intenso composto dal corpetto e una gonna ampia e vaporosa lunga appena oltre il ginocchio, a pieghe sciolte. Le décolletées blu erano a punta e dal tacco non altissimo perché vicino a Carlo, con un tacco esagerato, sarebbe sembrata più alta di lui. La scollatura era tagliata sopra al seno e tenuta su da due spalline sottilissime fatte di cristalli. Tutta la stoffa del vestito era costellata dallo stesso tipo di cristalli applicati in punti regolari. Al braccio, la futura principessa portava un coprispalle che sarebbe tornato molto utile più avanti, quando si è accorta degli sguardi un po' perplessi misti a quelli compiaciuti che le si erano piantati addosso. Il vestito, infatti, lasciava troppo visibile la scollatura, e la cosa risultava un po' imbarazzante. Diana era priva di malizia e così come si era lasciata fotografare ingenuamente controluce dai paparazzi, nell'asilo in cui lavorava, lasciando intravedere le gambe, non aveva previsto di poter essere un po' vistosa con quell'abito che addosso a un'altra sarebbe sembrato molto più casto. Diana indossò il giacchino di voile blu decorato da una collana di ruches e poi le fu insegnato a coprire la scollatura con la borsetta. A distanza di 40 anni, vedendo le foto di quell'evento e il volto rabbuiato di Carlo e quello un po' intimidito di lei, col senno di poi, può venire il sospetto che quel giorno ci sia stato uno dei primi scontri in cui il principe l'avrebbe fatta sentire inadeguata. Una sensazione di cui si sarebbe liberata solo 15 anni dopo, con il divorzio.