A #casaMC abbiamo toccato temi scomodi in modi molto comodi: abbiamo scelto di ambientare le nostre interviste speciali su un letto che ha come claim (inarrivabile) "Realizziamo sogni dal 1852". Da qui sono nate le #Hästens Series, interviste ambientate sul letto più lussuoso al mondo, il modello Eala (in hawaiano è un termine che invita al risveglio), novità del brand svedese Hästens che ha un fine chiaro e soffice: mostrare quanto un prodotto fatto a mano "dall'inizio alla fine" possa regalare sonni epocali: ingredienti "solo" crine, cotone, lana, lino, pino, molle. E per questo abbiamo scelto di invitare a sdraiarsi con noi Giò Giacobbe, founder di ACBC che ha un obiettivo scomodo: traghettare il mondo delle sneakers - uno dei mercati più inquinanti al mondo - nella sostenibilità totale.

In quanti passi è nato ACBC?
Io e il mio socio Edoardo Iannuzzi abbiamo fondato il brand nel 2017. Vivevamo io a Shanghai e lui a Londra, ma desideravamo creare sneakers sostenibili. Da lì è arrivata l’idea di ACBC e le sue scarpe dotate di zip tra suola e tomaia per offrire a chi le indossa la possibilità di scegliere tra mille - letteralmente - combinazioni diverse.

Quante suole e quante tomaie?
Quattro suole in 10 colori e 100 tomaie.

E dopo l’epifania couture?
In poco tempo abbiamo sviluppato il brevetto, basato la società in Italia, aperto 25 punti vendita diretti, venduto 150 mila paia, vinto i titoli di Brand Innovativo a Pitti e Micam, siamo stati finalisti ai Green Carpet Awards…

… e collaborato con maison come EA7 Emporio Armani e Moschino.
Progetti tanto stimolanti quanto ardui da realizzare! Sono coinvolte talmente tante persone, da designer a influencer a addetti ai lavori, che assomiglia sempre tutto a una sfida. Le sneakers Moschino sono iperfemminili, colorate e tempestate da cuoricini, ça va sans dire. Un mood un po’ più Marveliano è invece quello delle EA7, boot catarifrangente con suola chunky. Insomma, la bellezza della zip - partorita dopo un anno di test e ricerche - è che ti permette di fare un clash su mondi diversi e di avere piena libertà stilistica, e questo diverte molto i creative director.

Un brand sostenibile dalla produzione a bassa emissione di CO2 alle boutique mignon ed essenziali.
Sì, i nostri negozi sono volutamente molto piccoli, la costruzione della scarpa ci risparmia il problema di avere per forza un magazzino. Se indossassi solo queste sneakers, anche in casa teoricamente non avresti bisogno di una scarpiera. E poi, post scriptum, il design degli store ACBC stimola i cinque sensi non appena ci metti piede. Dalle luci al design ai televisori che trasmettono video e informazioni, tutto è studiato per “pizzicare” il cliente.

Light sneakers = light travelling. Le tre città che ti hanno cambiato la vita.
Angkor Wat e quel senso di ancestralità che solo la Cambogia sa regalare. La sensazione di “il futuro è qui e ora” di Shanghai. Il divertimento di Manila, la nuova Bangkok.